Cose......curiose.....

LUISA ha scritto:

Un'altra curiosità sta nel fatto che almeno 8 degli elementi che compongono l'elenco, non sono commestibili!

LUISA ha scritto:

si dice "perdere le staffe" e non "prendere le staffe"

Brasato al Barolo........ops....volevo dire Barolo al Brasato.

Tempo fa ho ricevuto questa ricetta da un conoscente. L'ho provata. Sappiate che è laboriosa e lunga, ma ne vale la pena.

Barolo al brasato. Cioè, viceversa.

Ingredienti per 6 persone:
1 bottiglia di barolo (es. cantina Pio Cesare, il 2003 è un'ottima annata)
1 kg di carne di manzo (l'ideale è il pezzo detto arrosto della vena, o cappello del prete)
1 fetta di lardo tagliata spessa , 1 carota, 1 cipolla dorata, 1
sedano, 1 spicchio d'aglio, burro, olio extra vergine, chiodi di
garofano, pepe in grani, bacche di ginepro, foglie d'alloro fresco,
farina, sale, spirito di sacrificio, motivazioni adeguate

Tempo richiesto: una giornata e mezza.

Inizio preparazione: h 14.00
1) Comperate dal macellaio il pezzo di carne suddetto e dategli un nome, ad esempio Renato.
2) Tagliate la fetta di lardo a listarelle e lardellate Renato o chi
per esso con l'apposito strumento. Se non ce l'avete, provate tutte le
lame che avete nel cassetto finché non riuscite a infilare le strisce
di lardo dentro alla carne. (N.B.: E' sconsigliato pugnalarlo in
maniera inconsulta con il coltello da sub in stile Psycho. Nel caso,
tornate al punto sub 1) o aspettate per la ricetta dello spezzatino)
3) Tritate grossolanamente la carota, un paio di coste di sedano, la
cipolla, l'aglio e disponeteli in una bacinella grande, assieme a pepe,
alloro, ginepro e chiodi di garofano q.b., dopodiché adagiate Renato
nella stessa bacinella.
4)
Stappate il barolo e assaggiatelo. Scoppiate in lacrime al pensiero di
dover usare una bottiglia da 25€ per cucinare. Assaggiatelo di nuovo,
assaporatene il corpo robusto, i tannini equilibrati, i retrogusti di
cuoio e frutti rossi. Al sesto meraviglioso bicchiere, rinunciate ad
utilizzarlo per la marinata.
5) Dormite saporitamente fino al tardo pomeriggio.
6) Uscite a ri-comprare il Barolo (questa volta potete provare i Marchesi di Barolo).
7) Stappate la nuova bottiglia e assaggiate. Strappatevi i capelli e
riducetevi in brandelli le vesti, levate alti lai al cielo ingiusto e
maledite il destino cinico e baro. Dopodiché versate tutto il vino
sulla carne, fino a coprirla. Per riprendervi dal trauma, è consentito
finire la bottiglia aperta nel primo pomeriggio.

8 Coprite la bacinella con uno straccio e lasciate riposare per 24 ore.
Ogni tanto rigirate la carne nel vino. Se riuscite, andate a dormire.

8 bis) h 01.17: alzatevi a vedere Renato. Vi pare un po' più violaceo.
cantategli: Renato Renato Renato / così saporito così brasato. Se si tranquillizza, rigiratelo e tornate a dormire.

8ter) h 03.41: avete sete. Approfittatene per salutare Renato. Vi
accorgete di aver fischiettato "Mi vendo" e che lui non ha gradito.
Rigiratelo un'altra volta e chiedete scusa.

8 quater) h 07.29: pipì. Giro da Renato, che sta bene. Altra capriola nella marinata.

9) Passate la giornata successiva fuori casa, così scampate la
tentazione di rigirare Renato ogni quarto d'ora che il Signore
benedetto (santificetur) manda sulla Terra.

10) Rientrate a casa verso le 17, onde evitare di cenare a mezzanotte. Godetevi le feste di Renato.

11) In una casseruola sufficientemente grande - l'ideale sarebbe di
coccio, altrimenti va bene quella d'acciaio - fate scaldare una noce di
burro e due cucchiai d'olio. Quando è ben caldo, posate Renato e fatelo
rosolare bene da entrambi i lati. Salatelo

12) Contemporaneamente, fate scaldare la marinata in un'altra casseruola,
verdure comprese, finché non s'è ridotta di circa la metà.

13) Filtrate la marinata e versatela sulla carne, accompagnando
l'operazione con complimenti a Renato. Lasciate a cuocere a fuoco lento
per circa tre ore, girando la creatura ogni mezz'ora.

14) Trenta minuti prima del termine, aggiungere al sugo una noce di
burro e un cucchiaio di farina. Se prima li stemperate insieme, si
evitano i grumi (che a Renato non piacciono).

15) Allo scadere delle tre ore, togliete dal fuoco e tagliate a fette
sottili. Servite in un piatto grande, disponendo le fette attorno a un
montarozzo di polenta. Irrorate abbondantemente il tutto con il sugo.
Accompagnate con un vino adeguato (ad es. Barolo Riserva*, Marcenasco,
2001). Renato è divenuto il vostro migliore amico, e vi accompagnerà
anche nel talamo da lui propiziato. (ecco spiegate le "motivazioni
adeguate")

*Almeno 5 anni di invecchiamento