B E R L U S K I O N I S

LUISA ha scritto:

Mi pare ovvio che il natante stia cominciando ad imbarcare acqua ed in questa situazione sorci, zoccole ed affini cercano di mettersi al sicuro.

E' una delle basilari leggi della sopravvivenza!

Secondo me l'allegra compagnia del pensiero libero, capeggiata da Capezzone e dall'imperturbabile Ghedini, avrebbe dovuto concentrarsi un po’ di più e manifestare l'impedimento giuridico attraverso un motivo che fosse concretamente più plausibile.

Ma anche nel caso in cui il referto medico fosse veritiero, cosa di cui nessuno ha motivo di dubitare (considerati gli stratagemmi che ho visto adottare durante il servizio militare, per non essere incaricati di mansioni poco gradite), a nessuno è balenata l'idea che un problema alla vista non è un motivo di per se tale da impedire una testimonianza in Tribunale?

Non deve riconoscere nessuno e non è tenuto a leggere la solita dichiarazione spontanea (scritta a quattro mani da Bonaiuti e dal poeta - pentito Bondi).

Deve solamente rispondere a qualche innocente quesito!

Teme forse di essere messo in difficoltà da una donna?

E' forse preoccupato di non essere in grado di gestire la situazione, raccontando una delle sue consuete barzellette per allentare la tensione?

Gli appuntamenti politici a cui si è sottoposto, gli hanno impedito di studiare una tattica difensiva che gli permetta di uscire dall'angolo?

Forse solamente Giacobbo sarebbe in grado di trovare le risposte a queste domande... o (con maggiore probabilità) proporre nuovi interrogativi inquietanti che potrebbero condurre ad esiti inaspettati.

Dobbiamo solo confidare che il tappo salti al più presto: solo quando il signor B. e tutta la sua corte saranno definitivamente usciti dalla scena politica, solo allora potrà cominciare una nuova era.

Un'epoca dove, come nei Paesi normali:
- i posti migliori spettano ai soggetti più qualificati;
- coloro che sbagliano sono puniti secondo quanto stabilisce la Legge;
- la legge del mercato è disciplinata da norme che impediscono, entro certi limiti, che il pesce grande mangi il pesce piccolo;
- una carica istituzionale, di qualsiasi tipo, non è per l'eternità ma per un numero definito di mandati;
- indulgenze e condoni fanno parte della storia religiosa, non di quella civile;
- i Rappresentanti democraticamente eletti hanno l'obiettivo di migliorare le condizioni di tutti i cittadini e non di privilegiare amici, parenti e coloro che li possono (in qualsiasi maniera) comprare.

A scanso di equivoci, tengo a precisare che ritenere oggi Grillo e le sue profezie sul futuro come l'unica possibilità per archiviare una stagione nella quale ben poco di positivo è da trasmettere ai posteri, è di certo pericoloso oltre che irreale.

Ricercare problemi o anomalie di un sistema (qualunque esso sia) è solo l'inizio per superare un ostacolo e migliorare il prodotto, cosa diversa è stabilire un programma concreto che sia attuabile del medio - lungo periodo.

La pseudo-democrazia legata alla libertà di decidere, caso per caso, mediante il coinvolgimento di tutti i Cittadini mi ricorda la storiella del Prefetto romano Ponzio Pilato, famoso per aver inaugurato la stagione del “mi piace” riportata in auge con il modello FaceBook.

Libertà che ha contraddizioni evidenti sia nella maniera di essere attuata e sia per la deriva alla quale può condurre, se non correttamente incanalata; e mi stupisce che non siano ancora state sviscerate dagli addetti ai lavori queste ed altre increspature del sistema organizzativo del Movimento 5 Stelle.