Inopi beneficium bis dat, qui dat celeriter. Da due volte al povero, chi lo da rapidamente.
In rebus dubiis plurimi est audacia. Nelle situazioni difficili l'audacia è tutto.
Inritare est calamitatem, cum te felicem voces. Dichiararsi felici, equivale ad attirarsi le disgrazie.
Instructa inopia est in divitiis cupiditas. L'avidità, per chi vive in mezzo alle ricchezze, è una povertà organizzata.
Interdum habet stultitiae partem facilitas. A volte nella compiacenza c'è una parte di stupidaggine.
In turpi re peccare bis delinquere est. Sbagliare in una cosa già di per sè riprovevole, è come peccare due volte.
Invitat culpam, qui peccatum praeterit. Invita a ripetere lo sbaglio, chi sorvola sul medesimo.
In Venere semper certat dolor et gaudium. Nell'amore c'è sempre conflitto tra dolore e piacere.
In Venere semper dulcis est dementia. In amore la dolcezza è sempre follia.
Invidia loquitur quod videt, non quod subest. L'invidia parla per quello che vede, non per quanto ci sta dietro.
Invidiam ferre aut fortis aut felix potest. Solo l'uomo forte o felice può sopportare l'invidia.
Invidia tacite, sed inimice irascitur. L'invidia fa crescere la sua furia in modo silenzioso, ma in modo ostile.
Invitum cum retineas, exire incites. Trattenere qualcuno contro la sua volontà, significa incitarlo a fuggire.
Is minimo eget mortalis, qui minimum cupit. L'uomo che ha meno necessità, è quello che ha meno ambizioni.
Iocunda macula est ex inimici sanguine. Fa piacere vedere una macchia del sangue nemico.
Iocundum nil est, nisi quod reficit varietas. Nulla è più bello, che il rinnovarsi continuamente.
Iracundiam qui vincit, hostem superat maximum. Chi vince la propria ira, supera il più grande dei nemici.
Iratum breviter vites, inimicum diu. Evita l'uomo irato per un attimo, ma il nemico per lungo tempo.
Iratus, cum ad se rediit, sibi tum irascitur. L'uomo irato, quando torna in sè, si arrabbia con sè stesso.
Iratus etiam facinus consilium putat. L'uomo irato considera azione disonesta anche la sola intenzione.
Ita amicum habeas, posse ut facile fieri hunc inimicum putes. Comportati verso l'amico, come se pensassi che può facilmente diventarti nemico.
Ita crede amico, ne sit inimico locus. Confida così tanto in un amico, da non lasciar spazio ad un nemico.
Iter est, quacumque dat prior vestigium. Il sentiero è là, dove uno per primo lascia una traccia.
Iudex damnatur, cum nocens absolvitur. Sia condannato il giudice, quando assolve il colpevole.
£ui$a Admin
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Gio 12 Apr - 18:59:48
L (291 => 307)
Laeso doloris remedium inimici est dolor. Rimedio al dolore dell'offeso è il dolore del nemico.
Lapsus semel fit culpa, si iterum cecideris. L'errore fatto una volta diventa colpa se vi ricadi.
Lascivia et laus numquam habent concordiam. Il piacere e la gloria non vanno mai d'accordo.
Late lucere ignis, nihil ut urat, non potest. Il fuoco non può illuminare per ogni dove senza incendiare nulla.
Laus nova nisi oritur, etiam vetus amittitur. Se non si aggiungono nuovi allori si perdono anche quelli già conquistati.
Legem nocens veretur, fortunam innocens. Il colpevole teme la legge, mentre l'innocente la fortuna.
Legem solet oblivisci iracundia. La collera è solita dimenticare la legge.
Levis est Fortuna: cito reposcit, quod dedit. La fortuna è volubile, molto presto chiede ciò che ha dato.
Lex universa est, quae iubet nasci et mori. E' una legge universale, quella che comanda di vivere e morire.
Lex videt iratum, iratus legem non videt. La legge vede l'uomo irato ma l'uomo irato non vede la legge.
Libido cunctos etiam sub vultu domat. La passione domina tutti anche se non sempre lo si da a vedere.
Libido, non iudicium est quod levitas sapit. La superficialità deriva da un capriccio e non dalla riflessione.
Licentiam des linguae, cum verum petas. Non mettere freni alla lingua quando ricerchi la verità.
Locis remotis qui latet, lex est sibi. Chi si nasconde in luoghi sconosciuti si fa una legge propria.
Loco ignominiae est apud indignum dignitas. La dignità per un uomo indegno è una cosa ignominiosa.
Longinquum est omne, quod cupiditas flagitat. Tutto ciò che si desidera con impazienza è sempre lontano.
Lucrum sine damno alterius fieri non potest. Non si può guadagnare senza arrecare danno ad un'altro.
jema diamont plus
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Mar 24 Apr - 8:08:09
M (308 => 375)
Mage fidus heres nascitur quam scribitur. Chi è erede per nascita è più sicuro di chi lo è per testamento.
Mage valet, qui nescit quod calamitas valet. Affronta con coraggio il pericolo, chi non ne conosce la pericolosità.
Magnum crimen secum adfert indignatio. L'indignazione si trascina gravi accuse.
Mala causa est, quae requirit misericordiam. E' una cattiva causa, quella che richiede pietà.
Malae naturae numquam doctore indigent. Una cattiva indole non necessita di insegnante.
Mala est inopia, ex copia quae nascitur. La povertà è vergognosa, quando proviene dalla ricchezza.
Mala est medicina, ubi aliquid naturae perit. Un rimedio è nocivo, quando danneggia parte della natura.
Mala est voluptas ad alienum consuescere. E' un desiderio sbagliato abituarsi alle cose altrui.
Mala mors necessitatis contumelia est. Una morte violenta è un'offesa del destino.
Malam rem cum velis, honestatem improbes. Dal momento in cui desideri il male, rifiuti l'onestà.
Maledictum interpretando facias acrius. La calunnia quando si tenta di spiegarla diviene ancora più perfida.
Male facere qui vult, numquam non causam invenit. Chi vuole far del male, trova sempre il pretesto.
Male geritur, quidquid geritur fortunae fide. E' fatto male, tutto ciò che uno fa contando sulla fortuna.
Male imperando, summum imperium amittitur. La cattiva gestione del potere lo fa perdere.
Male secum agit aeger, medicum qui heredem facit. Sbaglia l'ammalato che lascia i suoi averi in eredità al medico.
Male vincit is, quem paenitet victoriae. Vince male chi si pente della vittoria.
Male vivunt, qui se semper victuros putant. Vivono male, coloro che pensano di vivere per sempre.
Malignos fieri maxime ingrati docent. Sono soprattutto i malvagi che insegnano ad essere ingrati.
Malitia unius cito fit maledictum omnium. La perfidia di uno solo fa ben presto maledire tutti gli altri.
Malitia ut peior veniat, se simulat bonam. La perfidia per essere ancora peggiore, prende le sembianze della bontà.
Malivolus animus abditos dentes habet. La persona di animo cattivo tiene sempre i denti nascosti.
Malivolus semper sua natura vescitur. La persona di animo cattivo si nutre sempre della sua stessa natura.
Malo etiam parcas, si una est periturus bonus. Se sta per morire un uomo buono ti risparmi un potenziale cattivo.
Malo in consilio feminae vincunt viros. Nei disegni malvagi le donne superano gli uomini.
Malum est consilium, quod mutari non potest. Non è una buona decisione quella che non può essere cambiata.
Malus animus in secreto peius cogitat. Un animo malvagio lo è ancor più nei suoi segreti pensieri.
Malus bonum ad se numquam consilium refert. Il cattivo mai riferisce a se stesso un buon consiglio.
Malus bonum ubi se simulat, tunc est pessimus. E' quando il cattivo finge di essere buono che diventa pessimo.
Malus est vocandus, qui sua est causa bonus. Occorre definire cattivo chi si comporta da buono per proprio tornaconto.
Malus etsi obesse non potest, tamen cogitat. Il cattivo anche se impossibilitato a far del male, tuttavia ci pensa.
Malus quicumque in poena est, praesidium est bonis. Ogni malvagio condannato è una salvaguardia per i buoni.
Manifesta causa secum habet sententiam. Una causa evidente ha già la sentenza pronta.
Mansueta tutiora sunt, sed serviunt. Le persone mansuete sono le più innocue, ma diventano schiavi degli altri.
Maximo periclo custoditur, quod multis placet. Con grande rischio viene protetto, ciò che è desiderato da molti.
Medicina calamitatis est aequanimitas. La moderazione è la medicina nella disgrazia.
Metuendum semper esse scias, quem tutum velis. Occorre stare sempre all'erta, se si desidera essere tranquilli.
Metum respicere non solet quidquid iuvat. Per ciò che ci piace, non c'è rischio che tenga.
Metus enim venit, rarum habet somnus locum. Quando sopravviene la paura, al sonno resta poco spazio.
Metus improbos compescit, non clementia. E' la paura che trattiene i malvagi, non la clemenza.
Meretrix est instrumentum contumeliae. La cortigiana è causa di vergogna.
Minimum eripit fortuna, cui minimum dedit. La sorte non può togliere molto, a chi poco essa ha dato.
Minus decipitur, cui negatur celeriter. Si sente meno illuso, colui al quale si dice subito di no.
Minus est quam servus dominus, qui servos timet. Vale meno di uno schiavo, il padrone che teme gli schiavi.
Minus saepe pecces, si scias quod nescias. Spesso sbaglieresti meno, se fossi conscio del tuo "non sapere".
Misera est voluptas, ubi pericli memoria est. E' un triste piacere, ricordare un pericolo.
Misereri scire sine periclo est vivere. Saper essere misericordiosi significa vivere senza pericolo.
Misericors civis patriae est consolatio. Il cittadino cha aiuta gli altri è la consolazione della patria.
Miserrima est fortuna, quae inimico caret. E' veramente sfortunato chi non incontra nemmeno un nemico.
Miserrimum est arbitrio alterius vivere. E' una gran disgrazia dover sottostare all'altrui arbitrio.
Miserum est tacere cogi, quod cupias loqui. E' triste essere obbligato a tacerem, quando desideri parlare.
Mora cogitationis diligentia est. Il tempo perso riflettendo è tempo guadagnato.
Mora omnis odio est, sed facit sapientiam. Ogni pausa è odiosa, ma rende saggi.
Mori est felicis, antequam mortem invocet. E' felice chi muore prima di arrivare ad invocare la morte.
Mori necesse est, sed non quotiens volueris. Dovrai sì morire, ma non tutte le volte che lo avrai desiderato.
Mors infanti felix, iuveni acerba, sera nimis seni. La morte è felice per il bambino, crudele per il giovane e piuttosto in ritardo per il vecchio.
Mortem ubi contemnas, omnes viceris metus. Quando arrivi a disprezzare la morte, avrai vinto tutte le paure.
Mortuo qui mittit munus, nil dat illi, sibi adimit. Chi dona ad un morto, toglie a sè e a lui non da nulla.
Muliebris lacrima condimentum est malitiae. Il pianto della donna è il condimento dell'astuzia.
Mulier cum sola cogitat, male cogitat. La donna che pensa solitariamente, pensa a far del male.
Mulier quae multis nubit, multis non placet. La donna che ne ha sposato tanti, è perchè piace a pochi.
Multis minatur, qui uni facit iniuriam. Rivolge le sue minacce a molti, chi fa un affronto ad uno solo.
Multos timere debet, quem multi timent. Deve temere molti, colui che molti temono.
Multa ante temptes, quam virum invenias bonum. Rischi di cercare a lungo, prima di trovare un uomo onesto.
Multa ignoscendo fit potens potentior. E' perdonando tanto che il potente diventa ancora più grande.
Multis placere quae cupit, culpam cupit. Colei che desidera piacere a molti, desidera peccare.
Multorum calamitate vir moritur bonus. L'uomo onesto muore con dispiacere di molti.
Muneribus, non lacrimis, meretrix est misericors. La cortigiana è sensibile ai regali e non alle lacrime.
Mutare quod non possis, ut natum est, feras. Sopportalo così com'è, quello che non puoi cambiare.
£ui$a Admin
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Mar 15 Mag - 17:06:09
N (376 => 434)
Naturam abscondit, cum improbus recte facit. Nasconde la propria inclinazione il disonesto, quando si comporta onestamente.
Necesse est maximorum minima esse initia. E' necessario che le cose più grandi abbiano un piccolissimo inizio.
Necessitas ab homine quae vult impetrat. La necessità ottiene dall'uomo tutto ciò che vuole.
Necessitas dat legem, non ipsa accipit. La necessità crea la legge, ma non la riconosce.
Necessitas egentem mendacem facit. La necessità rende il povero falso.
Necessitas quam pertinax regnum tenet! Oh quanto è ostinata la povertà nel mantere il suo trono.
Necessitas quod celat, frustra quaeritur. Si chiede inutilmente ciò che la povertà nasconde.
Necessitas quod poscit, nisi des, eripit. Se non dai quanto il bisogno chiede, lui lo strappa.
Necessitatem ferre, non flere addecet. Occorre saper sopportare la povertà, non piangerci sopra.
Necessitati quodlibet telum utile est. Ogni arma è buona in caso di necessità.
Necessitati sapiens nihil umquam negat. La persona saggia non rifiuta mai nulla alla necessità.
Nec morten effugere quisquam nec amorem potest. Nessuno può sfuggire nè alla morte nè all'amore.
Nec vita nec fortuna hominibus perpes est. Nè la vita nè la fortuna sono offerte agli uomini per sempre.
Negandi causa avaro numquam deficit. Non mancano mai all'avaro i pretesti per dire di no.
Negat sibi ipse qui quod difficile est petit. Chi richiede una cosa difficile da ottenere già se la nega da solo.
Nemo inmature moritur qui moritur miser. Chi muore nella miseria muore sempre troppo tardi.
Nemo timendo ad summum pervenit locum. Nessuno raggiunge alti obbiettivi avendo paura.
Nescias quid optes aut quid fugias: ita ludit dies. Non sai cosa desideri o cosa stai fuggendo: così il giorno si prende gioco di te.
Nescio quid agitat, cum bonum imitatur malus. Non so cosa stia macchinando il cattivo quando si atteggia a buono.
Ni gradus servetur, nulli tutus est summus locus. Se l'ingresso non è sorvegliato, nessuno è sicuro anche nel luogo più alto.
Nil agere semper infelici est optimum. Per chi è sempre sfortunato fare nulla è quanto di meglio possa fare.
Nil aliud scit necessitas, quam vincere. Il bisogno non sa fare altro che spingere a vincere.
Nil est miserius, quam ubi pudet quod feceris. Nulla è peggio che doverti vergognare di quello che hai fatto.
Nil magis amat cupiditas, quam quod non licet. Nulla la cupidigia fa amare più di quanto sia illecito.
Nil non acerbum prius quam maturum fuit. Non c'è frutto che non sia stato acerbo prima di essere maturo.
Nil non aut lenit aut domat diuturnitas. Non c'è nulla che il tempo non addolcisca o domi.
Nil peccent oculi, si animus oculis imperet. Nulla fanno di peccaminoso gli occhi se sono comandati dalla ragione.
Nil proprium ducas, quidquid mutari potest. Non far diventare tuo tutto quello che può mutare.
Nil turpe ducas pro salutis remedio Non servirti di nulla di vergognoso come mezzo di salvezza.
Nimia concedendo interdum stultitia fit stultior. Concedendo troppo talvolta la stoltezza diventa ancor maggiore.
Nimium altercando veritas amittitur. Il troppo discutere fa perdere di vista la verità.
Nimium boni est in morte, cui nil sit mali. C'è tantissimo di buono nella morte dal momento che non è un male.
Ni qui scit facere, insidias nescit metuere. Non conosce la paura degli agguati chi non li sa tendere.
Nisi per te sapias, frustra sapientem audias. Se non sai essere saggio da solo, inutilmente ascolti un saggio.
Nisi vindices delicta, improbitatem adiuves. Se non punisci i delitti incoraggi la malvagità.
Nocens precatur, innocens irascitur. Il colpevole prega mentre l'innocente si infuria.
Nocentem qui defendit, sibi crimen parit. Chi difende un colpevole accomuna sè stesso al delitto.
Nocere casus non solet constantiae. La sfortuna raramente danneggia la fermezza d'animo.
Nocere posse et nolle laus amplissima est. Poter far del male e non farlo è merito grandissimo.
Noli contemnere ea, quae summos sublevant. Non disprezzare quelle cose che aiutano ad innalzarci.
Non corrigit sed laedit, qui invitum regit. Non corregge ma reca danno chi dirige controvoglia.
Non facile de innocente crimen fingitur. Non è facile montare un'accusa contro un innocente.
Non facile solus serves, quod multis placet. Non è facile difendere da solo ciò che desiderano in tanti.
Non leve beneficium praestat qui breviter negat. Fa un grande favore chi dice subito: "no".
Non novit virtus calamitati cedere. Non è del coraggio cedere alla sfortuna.
Non pote non sapere, qui se stultum intellegit. Non può non essere sapiente chi si ritiene ignorante.
Non semper aurem facilem facilitas habet. Non sempre l'uomo felice è disposto ad ascoltare.
Non vincitur, sed vincit qui cedit suis. Non è vinto ma vince chi si arrende ai suoi.
Non turpis est cicatrix, quam virtus parit. Non c'è nulla di turpe in una cicatrice se è stato il coraggio a causarla.
Nulla homini maior poena est quam infelicitas. Non c'è per l'uomo peggior castigo che l'infelicità.
Nulla tam bona est fortuna, de qua nil possis queri. Nessun colpo di fortuna è tanto eccezionale che non si possa chiedere altro.
Nulli facilius quam malo invenias parem. Presso nessuno è così facile trovarne uno identico quanto presso il malvagio.
Nullo in loco male audit misericordia. Non esiste luogo in cui si sparli della bontà.
Nullus est tam tutus quaestus, quam quod habeas parcere. Nessun guadagno è così sicuro quanto il non spendere quanto hai.
Numquam periclum sine periclo vincitur. Nessun pericolo si supera senza rischiare.
Numquam, ubi diu fuit ignis, defecit vapor. Non manca mai il fumo dove per tanto tempo c'è stato il fuoco.
Nunquam non miser est, qui quod timeat cogitat. Sarà sempre un infelice chi continua a pensare a ciò che teme.
Nusquam facilius culpa quam in turba latet. La colpa non diventa mai così facile quando si nasconde tra la folla.
Nusquam melius morimur homines, quam ubi libenter viximus. In nessun luogo, o uomini moriremo contenti quanto in quello in cui siamo vissuti volentieri.
jema diamont plus
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Gio 31 Mag - 8:08:45
O (435 => 448)
Obiurgari in calamitate gravius est quam calamitas. Essere biasimati nella disgrazia è peggio della disgrazia stessa.
Obsequium nuptae cito fit odium paelicis. La devozione della sposa presto si tramuta nell'odio dell'amante.
Occasio aegre offertur, facile amittitur. Difficilmente si presenta l'occasione, ma facilmente la si perde.
Occasio receptus difficiles habet. Difficilmente l'occasione si ripresenta.
Occidi est pulchrum, ignominiose ubi servias. E' bello morire quando dovresti servire in modo indecoroso.
O dulce tormentum, ubi reprimitur gaudium. Come è dolce la sofferenza, quando il piacere viene posticipato.
Officium benivoli animi finem non babet. La disponibilità di un animo altruista non ha limiti.
Omnes aequo animo parent, ubi digni imperant. Tutti obbediscono con animo sereno, quando a comandare è una persona che ne è degna.
Omnes cum occulte peccant, peccant ocius. Tutti coloro che peccano in segreto, peccano più rapidamente.
Omnis voluptas quemcumque arrisit nocet. Ogni piacere smodato nuoce a chiunque ne viene attratto.
O pessimum periclum, opertum quod latet. Quanto è peggiore quel pericolo, che resta nascosto.
Optime positum est beneficium, ubi eius meminit qui accipit. Il bene è fatto nel migliore dei modi, quando chi l'ha ricevuto se se ne ricorda.
O tacitum tormentum animi conscientia! Quale silenzioso tormento è il rimorso della coscienza!
O vita misero longa, felici brevis. O vita troppo lunga per chi soffre e troppo breve per chi è felice.
£ui$a Admin
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Ven 1 Giu - 20:16:53
P (449 => 499)
Paratae lacrimae insidias, non fletum indicant. Le lacrime sempre pronte non indicano dolore ma tradimento.
Parens iratus in se est crudelissimus. Un genitore irato è sempre crudele verso di sè.
Pars benefici est, quod petitur si belle neges. E' come concedere qualche cosa, se rifiuti quanto richiesto con gentilezza.
Patiendo multa venient, quae nequeas pati. A furia di sopportare molte cose, verranno quelle che non potrai sopportare.
Patiens et fortis se ipsum felicem facit. L'uomo paziente e forte si rende felice da solo.
Patientia animi occultas divitias habet. La pazienza dell'animo equivale ad un tesoro nascosto.
Paucorum est intellegere, quid donet dies. E' di pochi comprendere che cosa (di bello) ogni giorno ci dona.
Paucorum improbitas universis calamitas. La cattiveria di pochi è la disgrazia di molti.
Peccare pauci nolunt, nulli nesciunt. Sono pochi quelli che non vogliono peccare, nessuno ignora come si fa.
Peccatum amici veluti tuum recte putes. Giustamente giudichi come tuo il difetto dell'amico.
Peccatum extenuat, qui celeriter corrigit. Rende la colpa più lieve, chi velocemente vi pone rimedio.
Pecunia una regimen est rerum omnium. Solamente la ricchezza governa tutte le cose.
Peiora multo cogitat mutus dolor Un dolore silenzioso immagina sempre più cose peggiori.
Perdendi finem nemo nisi egestas facit. Nessuno cessa di perdere se non quando è povero.
Perdit non donat, cui donat nisi est memor. Lo perde e non lo regala, se colui a cui vien dato non è riconoscente.
Perenne coniugium animus, non corpus facit. Il cuore e non il corpo, rende l'unione eterna.
Pereundi scire tempus assidue est mori. Conoscere il momento della morte equivale ad una continua morte.
Perfacile felix quod vota imperant facit. L'uomo felice realizza molto facilmente ciò che i suoi desideri chiedono.
Perfugere ad inferiorem, se ipsum est tradere. Rifugiarsi presso un inferiore, equivale a consegnare sè stesso.
Perdidisse honeste mallem, quam accepisse turpiter. Preferirei perdere onestamente, che accettare in modo disonesto.
Pericla qui audet ante vincit, quam accipit. Colui che osa, vince il pericolo ancor prima di incontrarlo.
Pericla timidus etiam quae non sunt videt. Il pauroso vede i pericoli anche quando non ci sono.
Perpetuo vincit, qui utitur clementia. Vince sempre, chi usa clemenza.
Per quae sis tutus, illa semper cogites. Pensa sempre alle cose che possono darti la sicurezza.
Plures tegit fortuna, quam tutos facit. La fortuna aiuta moltissime persone, più di quante garantisca poi la sicurezza.
Plus est quam poena iniuriae succumbere. E' peggio di un castigo soccombere alla ingiustizia.
Plus est quam poena sine re miserum vivere. E' più che un castigo per un infelice vivere nella povertà.
Poena ad malum serpendo, cum properat, venit. Il castigo, mentre avanza, si avvicina al malvagio strisciando.
Poena allevatur, ubi relaxatur dolor. La sofferenza si attenua, quando il dolore diminuisce.
Poenam moratur improbus, non praeterit. Il malvagio può ritardare la pena, non sfuggirla.
Populi est mancipium, quisquis patriae est utilis. E' schiavo del popolo, chiunque è utile alla patria.
Post calamitatem memoria alia est calamitas. Dopo una disgrazia il ricordo è un'altra disgrazia.
Potest in adversis numquam felicitas. Non può esserci certamente felicità quando tutto va male.
Potens misericors publica est felicitas Il potente misericordioso è una pubblica felicità.
Potenti irasci sibi periclum est quaerere. Adirarsi contro un potente è cercarsi un pericolo.
Praesens est semper, absens qui se ulciscitur. Chi si vendica, anche se assente, è sempre presente.
Pro dominis peccare etiam virtutis loco est. Commettere malvagità a favore del padrone è perfino considerato un merito.
Probi delicta cum neglegas, leges teras. Quando chiudi un occhio sugli sbagli di uno giusto, calpesti la legge.
Probo beneficium qui dat, ex parte accipit. Chi offre un aiuto ad un uomo onesto, ne riceve una parte.
Probo bona fama maxima est bereditas. Per un uomo onesto una buona reputazione vale più di una grandissima eredità.
Probus libertus sine natura est filius. Il liberto onesto è un figlio senza legami di sangue.
Prodesse qui vult nec potest, aeque est miser. Chi desidera aiutare e non lo può, è altrettanto infelice.
Pro medicina est dolor, dolorem qui necat. E' come una medicina il dolore, che ne scaccia un altro.
Properare in iudicando est crimen quaerere. Essere veloci nel giudicare è come essere messi sotto accusa.
Prospicere in pace oportet, quod bellum iuvet. Occorre cercare in tempo di pace, quanto serve per fare la guerra.
Prudentis est irasci sero et semel E' del saggio arrabbiarsi tardi ma una volta per tutte.
Prudentis vultus etiam sermonis loco est. Le sembianze di un uomo prudente valgono un discorso.
Pudor dimissus numquam redit in gratiam. L'onore perso non si riacquista.
Pudor doceri non potest, nasci potest. Il pudore non può essere insegnato, può solo essere innato.
Pudorem alienum qui eripit, perdit suum. Chi strappa l'altrui onore, perde il proprio.
Pudorem habere servitus quodammodo est. Avere il senso dell'onore è in un certo senso una schiavitù.
jema diamont plus
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Gio 7 Giu - 20:20:48
Q (500 => 567)
Quam felix vita transit sine negotiis. Quanto felice è una vita senza preoccupazioni.
Quam malus est, culpam qui suam alterius facit. Quanto è malvagio, chi attribuisce la propria colpa ad un altro.
Quam miser est, cuius ingrata est misericordia. Quanto è misero, colui al quale è sgradevole l'aver pietà.
Quam miser est, qui excusare sibi se non potest. Quanto è infelice, chi non può giustificarsi.
Quam miserum auxilium est, ubi nocet quod sustinet. Quanto misero è un aiuto, se danneggia ciò che sostiene.
Quam miserum est, bene quod feceris factum queri. Quanto è meschino, lamentarsi per il bene fatto.
Quam miserum est cogi opprimere, quem salvum velis. Quanto è triste essere obbligati a condannare, chi vorresti salvare.
Quam miserum est, cum se renovat consumptum malum. Quanto è doloroso, il ritorno di un male che si credeva scomparso.
Quam miserum est, id quod pauci habent amittere. Quanto è doloroso, per alcuni perdere ciò che hanno.
Quam miserum est mortem cupere nec posse emori. Quanto è infelice desiderare la morte e non poter morire.
Quam miserum est, ubi consilium casu vincitur. E' triste vedere la prudenza vinta dall'azzardo.
Quam miserum est, ubi te captant, qui defenderint. Quanto è doloroso, quando ti attaccano coloro che ti devono difendere.
Quam miserum officium est, quod successum non habet. Quanto spiace per un atto di cortesia, che non ottiene risultato.
Quamvis acerbus, qui monet, nulli nocet. Per quanto sia duro chi ammonisce non danneggia nessuno.
Quamvis non rectum, quoad iuvat, rectum putes. Per quanto sia sbagliato quanto ti torna comodo, lo ritieni giusto.
Quanto series peccatur, tanto incipitur turpius. Quanto più tardi si inizia a fare del male, tanto è più vergognoso incominciare.
Quem bono tenere non potueris, contineas malo. Contienilo almeno nel male, ciò che non sei riuscito ad indirizzare verso il bene.
Quemcumque quaerit calamitas, facile invenit. Chiunque sia colui che la sfortuna va cercando, facilmente trova.
Quem diligas, ni recte moneas, oderis. Equivale ad odiare il non dare buoni consigli a chi ami.
Quem fama semel oppressit, vix restituitur. A fatica si riconquista la reputazione, una volta perduta.
Quae vult videri bella nimis, nulli negat. La donna che vuole apparire troppo graziosa, non si nega a nessuno.
Qui bene dissimulat, citius inimico nocet. Chi sa fingere bene, danneggia il nemico più in fretta.
Qui culpae ignoscit uni, suadet pluribus. Chi perdona la colpa di uno, incoraggia molti.
Qui debet, limen creditoris non amat. Il debitore, non ama la porta del creditore.
Qui docte servit, partem dominatus tenet. Chi sa ben servire, può aspirare a imposessarsi di parte del potere.
Qui dormientem necat, absentem ulciscitur. Uccidere uno che dorme, è come uccidere un assente.
Quidquid bono concedas, des partem tibi. Qualunque cosa concedi ad un uomo onesto, gli dai una parte di te.
Quidquid conaris, quo pervenias cogites. Qualsiasi cosa si voglia fare, occorre tenere presente l'obiettivo da raggiungere.
Quidquid fit cum virtute, fit cum gloria. Ogni cosa fatta con coraggio, si fa con gloria.
Quidquid Fortuna exornat, cito contemnitur. Ogni cosa che la fortuna enfatizza, presto viene ridimensionata.
Quidquid futurum est summum, ab imo nascitur. Ogni cosa destinata ad innalzarsi, nasce dal punto più basso.
Quidquid plus quam necesse est possideas, premit. Tutto quello che possiedi oltre il necessario è zavorra.
Quidquid probis eripitur, improbis datur. Tutto quello che viene tolto a chi è onesto viene dato al disonesto.
Quidquid vindicandum est, omnis optima est occasio. Quando si vuole rivendicare qualcosa, ogni occasione è buona.
Quid tibi pecunia opus est, si ea uti non potes? A che ti serve il denaro, se non lo puoi usare?
Qui expectat ut rogetur, officium levat. Chi attende di esserne richiesto, diminuisce il valore dell'aiuto dato.
Qui in vero dubitat, male agit cum deliberat. Chi ha dei dubbi circa la verità, sbaglia quando prende delle decisioni.
Qui invitus servit, fit miser, servit tamen. Chi serve controvoglia, è infelice senza peraltro smettere di servire.
Qui iusiurandum servat, quovis pervenit. Chi sa mantenere i propri propositi, arriva dove vuole.
Qui metuit calamitatem, rare accipit. Chi teme un disastro, raramente lo subisce.
Qui obesse, cum potest, non vult, prodest tibi. Chi pur potendo fare un danno non lo fa, ti favorisce.
Qui omnes insidias timet, in nullas incidit. Chi teme tutte le insidie, non cade in nessuna.
Qui non pote celare vitium, vitium non facit. Chi sa di non poter nascondere il suo errore, non lo commette.
Qui pote consilium fugere, sapere idem potest. Chi ha la facoltà di rifiutare un suggerimento, può anche essere considerato saggio.
Qui pote nocere, timetur cum etiam non adest. Chi può far del male, è temuto anche quando è assente.
Qui pote transferre amorem, pote deponere. Chi può trasferire il suo amore su una cosa, può anche rimuoverlo.
Qui pro innocente dicit, satis est eloquens. Chi difende un innocente, è sufficentemente eloquente.
Qui se ipse laudat, cito derisorem invenit. Chi si loda, presto trova chi lo deriderà.
Qui sibi non vivit, aliis merito est mortuus. Chi non vive per sè stesso, giustamente è come se fosse morto per gli altri.
Quis miserum sciret, verba nisi haberet dolor? Chi conoscerebbe il misero, se il dolore non avesse voce?
Quisquis nocere didicit, meminit cum potest. Chi ha dimenticato a nuocere, non appena può se ne ricorda.
Qui timet amicum, amicus ut timeat docet. Chi ha paura di un amico, insegna all'amico a temerlo.
Qui timet amicum, vim non novit nominis. Chi teme un amico, non conosce la forza del termine "amico".
Qui ulcisci dubitat, improbos plures facit. Chi esita nel punire, aumenta il numero dei cattivi.
Qui venit ut noceat, semper meditatus venit. Chi viene per nuocere, sempre viene con premeditazione.
Quo caveas, cum animus aliud, verba aliud petunt? A cosa bisogna badare quando le parole vogliono una cosa e l'animo un'altra?
Quodcumque celes, ipse tibi fias timor. Tutto ciò che tieni nascosto, intimorisce te stesso.
Quod aetas vitium posuit, aetas auferet. Il vizio che l'età ha portato, l'età lo leva.
Quod est timendum decipit, si neglegas. Tutto ciò che è da temere ci inganna, se non lo prendiamo in considerazione.
Quod fugere credas, saepe solet occurrere. Ciò che credi stia fuggendo, spesso ti sta venendo incontro.
Quod nescias cui serves stultum est parcere. Quando non sai a chi può tornare utile è da stupidi risparmiare.
Quod periit quaeri pote, reprendi non potest. Si può richiedere ciò che si è perso, ma non lo si può recuperare.
Quod quisque amat, laudando commendat sibi. Lodando ciò che si ama, lo si valorizza ancor più.
Quod semper est paratum, non semper iuvat. Non sempre ciò che è pronto, è anche sempre utile.
Quod senior loquitur, omnes consilium putant. Quello che un vecchio dice, tutti credono sia frutto di saggezza.
Quod timeas citius quam quod speres evenit. Quello che si teme arriva più in fretta di quanto si speri.
Quod vult cupiditas cogit, non quod decet. L'avidita fa sognare di possedere ciò che si desidera, non ciò che è corretto.
Quod vi contingit, vix voluptatem parit. Quello che si ottiene con la forza, difficilmente da piacere.
£ui$a Admin
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Ven 8 Giu - 13:23:41
R (568 => 582)
Rapere est accipere quod non possis reddere. E' rubare accettare ciò che non può essere restituito.
Rapere est, non petere, quidquid invito auferas. E' rubare, non chiedere, quanto si prende qualcosa a chi non vuole.
Rarum esse oportet, quod diu carum velis. Deve essere ben rara, quella cosa che vuoi duri a lungo.
Ratione, non vi vincenda adulescentia est. E' con la ragione e non con la forza, che occorre governare l'adolescenza.
Rei nulli prodest mora nisi iracundiae. A nulla torna utile il ritardo se non alla collera.
Regnat, non regitur, qui nil nisi quod vult facit. Regna e non è suddito, chi fa solo ciò che vuole.
Remedium frustra est contra fulmen quaerere. E' inutile chiedere un rimedio contro il fulmine.
Respicere nil consuevit iracundia. La collera normalmente non bada a nessuno.
Res quanto est maior, tanto est invidiosior. Più una cosa è grande, più è piena di insidie.
Reus innocens fortunam, non testem timet. L'accusato innocente non ha paura del testimone, ma della fortuna.
Rex esse nolim, ut esse crudelis velim. Non vorrei essere re, neppure se volessi essere crudele.
Rivalitatem non amat Victoria. La vittoria non ammette gelosie.
Roganti melius quam imperanti pareas. E' preferibile ubbidire a chi chiede che a chi ordina.
Rogare beneficium servitus quoddammodo est. Chiedere un favore è quasi come diventare servo.
Ruborem amico excutere amicum est perdere. Far arrossire di vergogna un amico equivale a perderlo.
jema diamont plus
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Sab 9 Giu - 9:09:23
S (583 => 624)
Saepe ignoscendo des iniuriae locum. Scusando spesso ti metterai nella condizione di creare delle ingiustizie.
Salutis causa bene fit homini iniuria. Per il suo bene si può anche fare un danno ad un uomo.
Sanctissimum est meminisse, cui te debeas. E' sacrosanto ricordare coloro ai quali devi la vita.
Sapiens contra omnes arma fert, cum cogitat Il saggio, quando pensa, avanza armato contro tutti.
Sapiens quod petitur ubi tacet, breviter negat. E' ancor più breve di un "no", il silenzio del saggio ad una richiesta.
Satis est beatus, qui potest cum vult mori. E' da ritenere piuttosto fortunato, chi può permettersi di morire quando vuole.
Sat magna usura est pro beneficio memoria. Il ricordo di un bene fatto è una ricompensa sufficentemente grande.
Secunda in paupertate fortuna est fides. Nella povertà si confida nel favore della fortuna.
Secundus est a matre nutricis dolor. Il dolore della nutrice è quasi eguale a quello della madre.
Se damnat iudex, innocentem qui opprimit. Si condanna da solo, il giudiche che opprime un innocente.
Seditio civium hostium est occasio. La discordia tra i cittadini è una buona occasione per i nemici.
Semper consilium tunc deest, cum opus est maxime. Il suggerimento (l'aiuto) viene a mancare proprio quando più ci serve.
Semper beatam se putat benignitas. Essere altruisti ci fa sentire sempre felici.
Semper metuendum, quidquid irasci potest. Occorre sempre temere, tutto ciò che può sembrare irascibile.
Semper metuendo, sapiens evitat malum. Temendo sempre, il saggio evita tutti i guai.
Semper plus iratus sese posse, quam possit, putat. La persona irata pensa sempre a cosa vuole fare, ma non a ciò che realmente può fare.
Semper plus metuit animus ignotum malum. L'animo sempre più teme una disgrazia ignota.
Sensus, non aetas, invenit sapientiam. E' l'intelligenza, non l'età, che aiuta a trovare la saggezza.
Sero in periclis est consilium quaerere. E' tardi cercar consiglio nel bel mezzo di un pericolo.
Sibi ipsa improbitas cogit fieri iniuriam. La malvagità stessa ci spinge a commettere violenza.
Sibi ipsi supplicium, admissi quem paenitet. Chi si pente, punisce se stesso.
Sibi primo auxilium eripere est leges tollere. Eliminare le leggi equivale a privarsi della principale difesa.
Sine dolore est vulnus, quod ferendum est cum victoria. Non duole la ferita che ci si procura, quando si vince.
Si nil velis timere, metuas omnia. Se non vuoi avere paura di nulla, temi tutto.
Socius fit culpae, quisquis nocentem levat. Chi difende un colpevole, si rende complice della colpa.
Solet esse in dubiis pro consilio temeritas. Nelle situazioni critiche la temerarietà prende il posto della saggezza.
Solet hora, quod multi anni abstulerint, reddere. Può capitare che una sola ora, ci renda quanto molti anni ci hanno tolto.
Solet sequi laus, cum viam fecit labor. Normalmente la gloria arriva dopo che la fatica ha preparato la strada.
Spes est salutis, ubi hominem obiurgat pudor. C'è ancora speranza di salvezza, quando la coscienza rimprovera l'uomo.
Spes inopem, res avarum, mors miserum levat. La speranza conforta il povero, le ricchezze l'avaro, la morte il misero.
Spina etiam grata est, ex qua spectatur rosa. Anche una spina è gradita, quando poi ci si aspetta di vedere una rosa.
Stultitia est insectari, quem omnes diligunt. E' follia perseguitare, ciò che tutti amano.
Stulti timent fortunam, sapientes ferunt. Gli stolti temono la fortuna, i saggi la sopportano.
Stultum est alium velle ulcisci poena sua. E' da stolti voler danneggiare un altro.
Stultum est queri de adversis, ubi culpa est tua. E' da stolti lamentarsi nelle avversità, quando è colpa tua.
Stultum est vicinum velle ulcisci incendio. E' da stolti volersi vendicare del vicino con un incendio.
Stultum facit Fortuna, quem vult perdere. La fortuna rende stolto, colui che vuol rovinare.
Suadere primum, dein corrigere benivoli est. E' della persona buona, prima consigliare e poi correggere.
Suis qui nescit parcere, inimicis favet. Chi non perdona gli amici, favorisce i nemici.
Summissum imperium non tenet vires suas. Un potere senza autorità non ha alcuna forza dentro di sè.
Suspicio sibi ipsa rivales parit. Il sospetto crea sospetto.
Suum sequitur lumen semper innocentia. L'innocenza è sempre seguita dalla propria luce.
£ui$a Admin
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Sab 9 Giu - 16:04:12
T (625 => 627)
Taciturnitas stulto homini pro sapientia est. Per lo stolto il silenzio sostituisce la conoscenza.
Tam deest avaro quod habet, quam quod non habet. All'avaro manca sia quello che possiede, sia quello che non ha.
Thesaurum in sepulcro ponit, qui senem heredem facit. E' come depositare un tesoro in una tomba nominare un vecchio proprio erede.
jema diamont plus
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Mer 13 Giu - 15:00:13
U (628 => 638)
Ubi coepit pauper divitem imitari, perit. Quando il povero vuole imitare il ricco, finisce male.
Ubicumque pudor est, semper ibi sancta est fides. Dove regna l'onore, la parola data sarà sempre sacra.
Ubi fata peccant, hominum consilia excidunt. Quando il destino decide altrimenti, le decisioni dell'uomo sono inutili.
Ubi innocens formidat, damnat iudicem. La paura dell'innocente, è la condanna del giudice.
Ubi nil timetur, quod timeatur nascitur. Quando non si teme nulla, compare la cosa che si deve temere.
Ubi omnis vita metus est, mors est optima. Quando la vita è una continua paura, la cosa migliore è morire.
Ubi peccat aetas maior, male discit minor. Quando un vecchio da il cattivo esempio, un giovane viene male indirizzato.
Ubi sis cum tuis et absis, patriam non desideres. Quando sei con i tuoi anche se lontano, non desideri la tua patria.
Unus dies poenam adfert, quam multi cogitant. In un solo giorno arriva il castigo, che molti reclamano.
Utilius veru est in sulco, quam gravis galea in proelio. E' più utile uno spuntone per arare, che una pesante galera in combattimento.
Utrumque casum aspicere debet, qui imperat. Chi governa, deve esaminare ogni aspetto della questione.
£ui$a Admin
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro Mer 13 Giu - 21:25:15
V (639 => 652)
Verbum omne refert, in quam partem intellegas. E' importante che di ogni parola si capisca il senso con cui viene detta.
Verum est, quod pro salute fit mendacium. Diventa vera la menzogna detta per salvare la pelle.
Veterem ferendo iniuriam invites novam. Tollerando una vecchia offesa, te ne tiri addosso una nuova.
Viri boni est nescire iniuriam pati. E' proprio dell'uomo onesto non saper fare un'ingiustizia.
Virtute quod non possis, blanditia auferas. Quello che non si riesce ad ottenere con la forza la si ottiene con le lusinghe.
Virtuti amorem nemo honeste denegat. Nessuno onestamente può negare amore alla virtù.
Virtuti melius quam fortunae creditur. E' preferibile affidarsi al proprio coraggio che alla fortuna.
Virtutis omnis impedimentum est timor. Ogni paura è di ostacolo al valore.
Virtutis vultus partem habet victoriae. L'atteggiamento del volto ha la sua parte di merito nella vittoria.
Virum bonum natura, non ordo facit. E' la natura e non il ceto che fa l'uomo dabbene.
Voluntas impudicum, non corpus facit. E' la volontà e non il corpo a rendere l'uomo dissoluto.
Voluptas e difficili data dulcissima est. Il piacere ottenuto con difficoltà resta sempre il più gradito.
Voluptas tacita metus est mage quam gaudium. Un desiderio nascosto indica più paura che gioia.
Vultu an natura sapiens sis, multum interest. C'è grande differenza tra l'essere e il sembrare saggio.
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Titolo: Re: Le 653 sentenze ( meno 1 ) di Publilio Siro