Da oggi scatta l'Iva al 21%, pagheremo tutto di più
Una conseguenza della manovra. L'impatto sui prezzi sarà dello 0,8%. Tutte le tasse in arrivo. In tre anni quasi 6.000 euro di spese in più per famiglia.
Giorgia Nardelli
Il primo effetto della manovra si avrà oggi, sabato 17 settembre, quando entrerà ufficialmente in vigore l'aumento dell'Iva al 21% sui più comuni beni di consumo.
Il ritocco all'imposta dovrebbe portare nelle casse dello Stato tra i 4 e i 5 miliardi all'anno, e avrà un impatto sui prezzi dello 0,8%.
È ormai noto: l’aumento dell’Iva non inciderà sui beni di prima necessità, come pane, latte e i principali alimenti. Esenti anche le case di abitazione, ma lo scatto investirà tutti i prodotti di largo consumo, dall’abbigliamento alle automobili, dai motocicli ai detersivi, passando per bevande, cosmetici, elettrodomestici e carta igienica.
123 euro a famiglia
Non solo quelli. Saranno investiti anche bollette di gas e telefono, connessione a internet, e carburanti. Per un totale, calcola la Cgia di Mestre, di 123,21 euro a famiglia ogni anno.
"Manovra tutta tasse"
Non sarà, purtroppo, la sola misura a carico dei consumatori e contribuenti. “Una manovra tutta tasse”, l’ha battezzata la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Come darle torto, le fanno eco le associazioni di consumatori. Tra nuove imposte, riduzioni, tagli, Federconsumatori calcola che le nuove misure peseranno una volta a regime circa 2.031 euro all’anno per ogni famiglia. Analoga, e a tinte fosche, l’elaborazione della Cgia di Mestre: secondo la Confederazione di imprese e artigiani, sommando gli effetti delle manovre di luglio e di ferragosto (qui le novità punto per punto), il costo medio a carico di ciascun nucleo per il quadriennio 2011-2014 sarà di 5.766 euro (i soli tagli ai trasferimenti degli enti locali, fa sapere l'Anci, costeranno in media 136 euro a persona).
Il salasso dal 2013
Un “salasso”, lo definisce letteralmente la Cgia, graduale e progressivo, che avrà uno salto dal 2013, quando le misure entreranno a pieno regime: a fronte di una spesa di “appena” 113 euro per il 2011 e di 1.123 nel 2012, l’anno successivo le famiglie pagheranno 2.155 euro, per poi arrivare, nel 2014, a 2.375 euro.
Sigarette e lotterie
Ma ecco l'elenco dei rincari. Dal 2012 aumentano le accise dei tabacchi: il costo delle sigarette, calcola il Sole24ore, dovrebbe salire complessivamente di 20-25 centesimi. Per quanto riguarda le lotterie, invece, il ritocco dei prezzi è stato sostituito dall’introduzione di nuovi giochi. Entrambe le misure dovrebbero garantire un introito di 1,5 miliardi.
Risparmi nel mirino
Non saranno esentati i risparmiatori, grandi o piccoli. Dal 2012 le imposte sulle cedole delle obbligazioni (esclusi Bot e Btp) saliranno dal 12,5 al 20%, idem per quelle sui fondi comuni e sui dividendi azionari.
Di contro scende l’imposta sui depositi bancari, dal 27% al 20%, ma è una magra consolazione: in questo caso il risparmio dipende dal rendimento che ciascuna banca riconosce ai propri risparmi sul conto corrente, ed è un rendimento di solito molto basso.
Stipendi bloccati per tutti, o quasi
Trattamento a parte per i dipendenti pubblici, che avranno gli stipendi bloccati per un altro biennio. La legge appena approvata stabilisce che per gli anni 2011-2013 le retribuzioni di questi lavoratori non potranno superare quelle del 2010. Niente rinnovo dei contratti (resta salva la vacanza contrattuale), e blocco degli scatti di anzianità per gli impiegati scolastici e il personale in regime di “diritto pubblico”.
Fanno eccezione solo i magistrati e gli avvocati di stato, che vedranno riconoscersi nel 2014 gli aumenti maturati nel triennio. Ma saranno gli unici a godere di questo trattamento.
L'incubo del taglio sulle agevolazioni
Non è ancora finita. Pensioni a parte (dal 2014 l’età pensionabile per le lavoratrici del privato salirà progressivamente fino ad arrivare a 65 anni nel 2026), la vera mannaia sui contribuenti potrebbe arrivare nel 2013, qualora il governo non facesse in tempo a varare la riforma dell’assistenza. In quel caso scatterà automaticamente un taglio orizzontale a tutte le agevolazioni fiscali, da quelle sulle spese mediche a quelle sui figli a carico e le ristrutturazioni. Il taglio sarebbe del 5% per le spese effettuate nel 2012, e del 20% per il 2013.
La lotta all'evasione
Niente male per una finanziaria basata sull’evasione fiscale. Anche su questo fronte, però, ci sono novità che riguardano da vicino i comuni cittadini.
Oltre al carcere per i “grandi” (quelli la cui evasione supererà il 30% del fatturato e i 3 milioni di euro), la manovra assegna nuovi compiti ai Comuni, a cui spetterà di pubblicare on line la dichiarazione dei redditi dei residenti, ma in forma anonima e aggregati per categoria. Il che faciliterebbe l’individuazione delle categorie più esposte, anche agli occhi dei concittadini.
Controlli sui conti correnti
Non solo. L’Agenzia delle Entrate potrà elaborare liste di contribuenti “selettive” da sottoporre a controlli, e potrà effettuare accertamenti preventivi sui conti correnti senza aprire procedure di accertamento.
Immobili sotto osservazione
Altra parte “attiva” degli enti locali, che in questo caso incasseranno il 100% del ricavato, è la lotta all’evasione legata agli immobili presenti sul territorio. I Comuni potranno intervenire su evasione dell’Ici, immobili fantasma, e mancati adeguamenti catastali.
Anche se in questo caso non è ancora chiaro cosa cambierà, in concreto, rispetto al passato.
----------------------------------------------------------------------------------
estratto da: http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Manovra%3A+da+domani+Iva+al+21%25&idSezione=12260