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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 7:18:29

    Isinbayeva, che bel record
    "Posso salire a 5.15-5.20"
    La straordinaria prova della russa che sale a 5.05 ha riconciliato il pubblico di casa con le gare, dopo il ritiro dell'idolo Liu Xiang nei 110 ostacoli. "Ma il mio obiettivo resta il record di 35 primati di Bubka"
    OLIMPIADI - Pagina 4 0K5SX5YA--346x212
    Yelena Isinbayeva gioisce dopo il 5.05, nuovo record del mondo.
    ue soli salti: è quanto è servito a Yelena Isinbayeva per diventare campionessa olimpica. 4.70 saltato al primo tentativo e poi 4.85 anche in un solo colpo. Ma è stata la sola a riuscirci e quindi non è servito altro per il titolo olimpico. Questa la prima pietra, tanto per sfatare il filmato “porta-sfortuna” del Cio, con la russa ad essere l’unica atleta, tra i "testimonial" scelti dal Cio per questi Giochi, ad interrompere l’incredibile catena di disavventure che ha colpito quelli che dovevano essere gli eroi delle XXIX Olimpiadi (Gebrselassie, Vanessa Ferrari, Federer, Manaudou, Liu Xiang, Yao Ming e Tyson Gay). Il resto, quello che avviene dopo aver ottenuto l’oro olimpico è solo "puro divertimento". Già per il record olimpico di 4.95 ha avuto bisogno di tre tentativi. Ma la felicità del suo nuovo titolo olimpico sembrava averle tolto la concentrazione necessaria per raggiungere il suo 25° record del mondo (tra aperto e indoor), anche se di certo non la voglia.
    BUBKA - Sentitela: "Avere lo stadio tutto per me, a gara finita, era una sensazione super, mi sembrava di essere un'attrice. Ho davvero avuto l'impressione di avere un mio pubblico. Mi dicevo: "Sono veduti per vederti, pensato tutti che tu puoi battere il record. Ero molto tesa, non li volevo deludere". Nei primi due tentativi a 5.05 l’impressione era che Isinbayeva dovesse tornare a casa solo con la soddisfazione di aver superato Bubka negli ori olimpici (2 per lei, 1 per l’ucraino). Oro che probabilmente non sarà neanche l’ultimo. Però appunto si trattava di un’impressione sbagliata, anche se dal suo sguardo pareva che lei fosse la prima a non crederci più di tanto. Solo che a volte basta la voglia ed il talento che, si sa, in lei ce n'è da vendere, per raggiungere risultati straordinari. "Non so dove posso arrivare. Ma voglio continuare a dare il meglio di me in tutte le gare. Secondo Vitaly (Petrov, il suo allenatore, ndr) posso arrivare a 5.15-5.20 e io credo a quanto mi dice. Il mio obiettivo è battere il record di record del mondo di Bubka: lui ne ha collezionati 35, io sono a 25".
    SERENITA' - E' bastato quindi il desiderio di rendere felice un pubblico già deluso in giornata dall’infortunio del beniamino Liu. A questo, è ovvio, va aggiunto il suo straordinario talento. Il tutto ha creato la pozione magica sufficiente a superare l'asticella, anche se proprio di un soffio. Lei non si è mai data per battuta e non ha deluso le attese e fatto sorridere di nuovo la gente grazie alla sua impresa. Un'impresa emozionante anche per come è avvenuta, con l'asticella rimasta lì per poco, appena sfiorata. Un salto non di quelli puliti, pieni di "luce" (lo spazio tra il corpo dell'atleta e l'asticella) ma è quanto serve a volte per dare vere emozioni. E anche se con tre tentativi, sul 5.05 Isinbayeva ha saputo sempre divertirsi (lo si è visto dalla sua gioia finale ma anche dallo sguardo pacifico e sorridente prima di ogni salto) e far divertire con un nuovo record del mondo, il terzo quest’anno all’aperto.
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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 7:40:45

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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 8:15:23

    Una medaglia dal mare
    Romero vince il bronzo
    Il 34enne italo-argentino è terzo nella classe Laser alle spalle del britannico Goodison e dello sloveno Zgobar. E' il podio numero 19 per l'Italia
    Nuova medaglia, la numero 19, per l'Italia. L'azzurro Diego Romero ha conquistato il bronzo nella classe Laser di vela ai Giochi olimpici di Pechino. Il 34enne italo-argentino, 12/o quattro anni fa ad Atene (ma gareggiava con i colori dell'Argentina) è stato preceduto dal britannico Goodison e dallo sloveno
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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 9:25:14

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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 10:19:53

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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 10:28:37

    Chi perde finisce in pentola ahahahahaha

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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 11:36:41

    Golosaccio...ti piacciono les escargot ???????
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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 11:43:29

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    MessaggioTitolo: Cassina, che peccato!   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMar 19 Ago - 14:15:42

    Delusione per l'azzurro quarto nella sbarra vinta dal cinese Zou Kai, davanti allo statunitense Jonathan Horton e al tedesco Fabian Hambuechen

    OLIMPIADI - Pagina 4 Cassina_ansa--346x212


    Igor Cassina si è classificato al quarto posto nella sbarra. La gara è stata vinta dal cinese Zou Kai, davanti allo statunitense Jonathan Horton e al tedesco Fabian Hambuechen.
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    MessaggioTitolo: Sensini, argento capolavoro   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMer 20 Ago - 12:47:13

    Nella vela, specialità Rs:x, Alessandra conquista il secondo posto alle spalle della cinese Jin Yan: è la quarta medaglia olimpica dopo l'oro di Sydney e i bronzi di Atlanta ed Atene
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    Alessandra Sensini: per lei ancora una medaglia. Reuters
    Non è bastato ad Alessandra Sensini vincere la medal race corsa con quasi 10 nodi di vento andati a calare sul finale, per portare a casa la medaglia d’oro. La surfista grossetana è medaglia d’argento senza rimpianti nella classe RS:X perché la cinese Jian Yin con un grande recupero dopo una cattiva partenza è riuscita a piazzarsi al terzo posto alle spalle dellìinglese Shaw. La Sensini ha tagliato il traguardo alle 13 e 45 locali. Un solo punto divide le due atlete nella classifica finale.
    PENALITA' DECISIVA - Alla penultima boa del percorso prima del traguardo la Sensini sembrava avere la medaglia d’oro al collo. Prima del via aveva 5 punti da recuperare sulla cinese e in quel momento tra l’italiana e la cinese navigavano sia l’inglese Shaw che la spagnola Alabau. Nella medal race il punteggio è doppio, quindi la cinese in quel momento era un punto dietro la Sensini. Nel passaggio in boa però la spagnola tentava un improbabile “sorpasso” ai danni dell’inglese. Lei stessa richiamava l’attenzione della giuria che seguiva a pochi metri. La mossa si rivelava un clamoroso autogol per l’Alabau, ma soprattutto costava alla Sensini l’oro perché la giuria costringeva la spagnola alla penalità (un giro su stessa) grazie alla quale la cinese riusciva a superarla. Impotente la Sensini osservava tutto. Per la Yin il terzo posto valeva appunto l’oro con un solo punto di vantaggio sulla Sensini e l’inglese Shaw prendeva il bronzo, 5 punti oltre la poppa dell’italiana.
    SENZA RIMPIANTI - Appena scesa a terra la Sensini ha trovato ad accoglierla Diego Romero, ieri bronzo nei Laser, insieme hanno fatto il tradizionale bagno, prima materiale nel porto, poi di gioia, circondata dall’affetto del resto della squadra italiana. “Non ho rimpianti - ha detto subito dopo la Sensini - ho dato il massimo e ho vinto la regata, il resto non dipendeva da me”. Alla Sensini, vincitrice dell’oro a Sydney e della medaglia di bronzo a Savannah (1996) e Atene (2004), mancava l’argento nella sua privata collezione di medaglie olimpiche. “Questo ne fa - ha detto commosso il presidente della Fiv Sergio Gaibisso - la più grande velista italiana di tutti i tempi”. E’ la terza volta nella storia che l’Italia vince due medaglie nella stessa edizione dei Giochi: era accaduto anche ad Acapulco 1968 e a Sydney 2000.
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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMer 20 Ago - 13:01:09

    Italia, che sofferenza
    Ma è semifinale
    Gli azzurri superano 3-2 la Polonia vice campione d'Europa e conquistano l'accesso alla sfida che vale la finale. Avanti di due set gli uomini di Anastasi subiscono la rimonta avversaria ma nel tie break hanno la meglio 17-15. Venerdì il match contro Brasile o Cina
    Al termine di una sfida emozionante, decisa solo al tie break, l'Italia si è qualificata per le semifinali del torneo olimpico di pallavolo. I ragazzi di Andrea Anastasi hanno battuto 3-2 la Polonia conquistando per la quinta volta (quarta consecutiva) un posto tra le migliori squadre del torneo olimpico. In semifinale gli azzurri giocheranno con la vincente di Brasile-Cina.

    Partita davvero combattuta vinta adalla squadra italiana grazie ad una eccezionale prova di carattere. Esaltante la prestazione difensiva del rientrate Corsano, da incorniciare quella del giovane Martino, da sottolineare come si espresso il sostituto di Fei (tornato almeno in panchina), Gavotto. Cisolla e Vermiglio con il veterano Bovolenta e gli altri centrali Birarelli e Mastrangelo sono stati davvero grandi interpreti di una sfida che rilancia ai massimi livelli il volley italiano maschile.

    CRONACA - Gli azzurri scendono in campo molto concentrati e regalano pochissimo, quasi niente. Il primo allungo li porta sul 7-4. La Polonia reagisce si riporta a -1 (11-10), poi l'Italia rigudagna tre lunghezze e chiude in crescendo 25-19. L'Italia è ben presente in gara e lo dimostra l'andamento del secondo set. La Polonia, aggiusta qualcosa in difesa e con le battute di Wlazly allunga sino a +4 (11-7), gli azzurri non si rassegnano e letamente rimontano. Fondamentali due muri consecutivi del capitano Cisolla sull'opposto polacco, che propiziano di lí a poco il 13-13. Il sorpasso italiano arriva sul 19-18 grazie ad un attacco fuori di Swiderski. L'Italia lanciata chiude 25-22.

    Azzurri meno precisi nel terzo e subito la Polonia ne approfitta per riaprire la gara imponendosi 25-18. Quarto set spettacolare, ma vietato per i deboli di cuore, l'Italia inizia in maniera disastrosa (2-Cool poi rimonta arriva al 13-13 poi vede la Polonia fuggire 19-15 , ancora paritá sul 21-21, poi due set ball per la Polonia sul 24-22 sbagliati da Wlazly, due match point per l'Italia che i polacchi rimediano infine sono i nostri avversari ad imporsi 28-26 su ace di Winiarski.

    Il tie-break dopo un inizio equilibrato ha visto gli azzurri allungare sino al 9-6. Poi dopo che i ragazzi di Anastasi non avevano sfruttato due occasioni per portarsi a +4, la Polonia ha reagito rimontato raggiunto il pareggio sul 12-12. Gli azzurri si sono visti annullare due match point, prima che un diagonale di Matteo Martino scrivesse la parola fine su un match bellissimo.

    Nelle parole del tecnico Anastasi la gioia e la soddisfazione per il meritato ingresso tra le prime quattro dei Giochi. ''I ragazzi hanno lottato come ogni allenatore vuole che faccia la sua squadra - ha detto Anastasi -. Tutti hanno giocato con il giusto atteggiamento, ma vorrei elogiare Mirko Corsano, che ha giocato pur sentendo un grande dolore e facendo cose bellissime''.

    ITALIA-POLONIA 3-2
    (25-19 25-22 18-25 26-28 17-15)
    ITALIA: Birarelli 4, Gavotto 21, Cisolla 17, Bovolenta 15, Vermiglio 3, Martino 14. Libero: Corsano. Mastrangelo 6, Paparoni, Zlatanov. Non entrati: Meoni, Fei. All. Anastasi.
    POLONIA: Zagumny 3, Winiarski 19, Plinski 1, Wlazly 29, Swiderski 10, Kadziewicz 8. Libero: Ignaczak. Wika 8, Woicki 1, Mozdozonek 5, Gruszka. Non entrato: Gierczynski. All. Lozano.
    ARBITRI: Sokullu (Tur) e Deregnaucourt (Fra).
    Spettatori: 6000, Durata set: 24 27 25 31 20
    Italia: bs 14, a 2, m 12, e 11.
    Polonia: bs 13, a 5, m 9, e 18
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    MessaggioTitolo: Bolt, gioia senza freni   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMer 20 Ago - 18:30:31

    Il giamaicano dopo l'impresa: "Avevo detto che in finale avrei dato tutto, è ciò che ho fatto. Questa è la dimostrazione che sono un campione e che con il sacrificio tutto è possibile"
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    Usain Bolt: oro e record nei 200 metri. Afp
    "Un sogno che si avvera". E' questo il primo commento di Usain Bolt dopo il 19''30 che gli ha dato oro olimpico e record mondiale dei 200 metri. Un primato atteso da tutti, frutto di un talento eccezionale ma anche di duro lavoro: "Dopo le semifinali ero un po' preoccupato per i tanti turni corsi - le parole del giamaicano - avevo detto che in finale avrei dato tutto ed è ciò che ho fatto. Questa è la dimostrazione che sono un campione e che con il sacrificio tutto è possibile".
    LEGGENDARIO - Raggiante davanti ai microfoni, Bolt non nasconde l'importanza di un'impresa che lo proietta tra gli atleti olimpici più forti della storia: "Mi sentivo stanco, ma ho veramente dato tutto per realizzare questo risultato. Prima dei Giochi non pensavo di fare performance del genere, ma correndo i cento mi sono reso conto di quanto questa pista fosse rapida e ho capito che si poteva battere qualunque record".
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    MessaggioTitolo: Team Usa, finalmente Kobe   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMer 20 Ago - 18:33:38

    L'Australia resta in partita per 20' contro gli Stati Uniti, poi cede sotto i colpi di Bryant e James. I campioni del mondo volano in semifinale (72-59 alla Croazia) con una grande prestazione di Pau. Grecia k.o. (78-80) come nel 2004 contro l'Argentina di un superbo Ginobili. Cina a picco con la Lituania
    Giornata di quarti di finale nel torneo maschile.
    Argentina-Grecia 80-78
    La magia di Manu Ginobili apre e decide la partita, in mezzo tanto Carlos Delfino: come 4 anni fa ad Atene, il quarto di finale più bello e combattuto dell’Olimpiade lancia l’Argentina in semifinale. E ancora come nel 2004 l’avversaria saranno gli Stati Uniti. Allora fu il trionfo di Manu, stavolta gli americani sembrano troppo forti. Mai dare per scontato qualcosa quando c’è di mezzo l’asso degli Spurs. Vince l’Argentina 80-78 (39-40), Ginobili chiude con 24 punti (6/13 da 3), Delfino, che ad Atene c’era già senza però recitare da protagonista, ne ha fatti 23, 18 nella ripresa con 5/8 nelle triple e 5 rimbalzi. La Grecia è tradita dai grandi vecchi che non incidono: Spanoulis, solo 9 punti e 5 perse, che manca il tiro del pareggio a 3" dalla fine, Papaloukas e Diamantidis. Il migliore è Fotsis, 17 punti. Manu entra nella sfida con tre triple una dietro l’altra. Ma la difesa argentina è quello che è, soprattutto sui tagli in area dei lunghi greci, complice anche le cattive condizioni di Oberto che è un fantasma (chiude a zero). Tsartsaris segna 11 punti, con 5/5 al tiro, nel primo tempo, Ginobili fa presto 2 falli e resta in panchina per quasi tutto il 2° quarto. Almeno fino a quando la Grecia tenta il primo allunghino (33-38) dopo aver subito Nocioni: torna Ginobili, segna subito da 3 (va al riposo con 12 punti in 12’) e l’equilibrio regna di nuovo. Nel primo tempo, per 12 volte è cambiata la squadra in testa. Si continua così: l’Argentina va in vantaggio con un 7-0 firmato da Prigioni, la Grecia rovina il suo attacco sempre controllato con 5 palle perse in 5', troppe di Spanoulis, mentre sale Carlos Delfino. Sono due triple a inizio dell’ultimo quarto che danno all’Argentina il +7 (64-57): gli olimpionici di Atene tirano più da tre che da due punti, ma lo fanno molto bene. Appena anche la Grecia trova un po' di continuità nel tiro da fuori, arriva il pareggio firmato Fotsis (66-66). Però lo show di Carlitos continua: arriva a 18 punti nei primi 17' della ripresa, mentre la Grecia ha un contributo importante anche da Bourousis. Ginobili interviene in stoppata sul possibile sorpasso di Fotsis, e accende il suo show finale: tripla del 76-72, liberi del 78-75 sulla risposta di Diamantidis, uno contro uno di destro a -46" per l’80-75. Vasilopoulos trova una tripla di tabella a 30" dalla fine le ultime due azioni: errore di Manu da tre, errore di Spanoulis a 3" dalla sirena sempre da lontano. Il rimbalzo di Scola sceglie l’avversaria degli Stati Uniti in finale: ancora l’Argentina. Stavolta, però, gli americani sono pronti.
    Usa-Australia 116-85
    Kobe è arrivato. Dopo essersi dedicato all’Olimpiade come un tifoso e spettatore qualsiasi, lascia per la prima volta la sua impronta sul successo degli Stati Uniti per 116-85 (55-43) contro l’Australia che vale la semifinale olimpica. Kobe realizza 25 punti, 17 nella ripresa, senza errori nei 6 tentati. E’ il suo talento che capitalizza l’enorme lavoro di LeBron James, uomo ovunque degli americani, che chiude con 16 punti, 9 rimbalzi, 4 recuperi, 3 assist. La coppia più forte del mondo, ben sostenuta da Anthony (15), non dà scampo agli australiani, che giocano col solito coraggio ma affondano appena la difesa americana sale di intensità rifornendo il contropiede. Gli Stati Uniti vanno via facilmente con Anthony (12-3), poi si addormentano. Così quando Krzyzewski utilizza il quintetto "vero", con LeBron da ala forte e Wade, gli australiani sono caldissimi. Col piccolo Mills in regìa e il tiro da tre, al 9’ pareggiano (21-21). Perdono un solo pallone nel 1° quarto togliendo il contropiede agli americani che, contro la difesa schierata, restano un disastro. L’Australia gioca una gara al limite delle sue possibilità, viene scardinata solo quando Wade e LeBron rubano palloni in difesa e riescono la produrre canestri facili e spettacolari anche di Bryant. Newley approfitta però della scarsa difesa di Kobe per tenersi a contatto (50-43). La vendetta dell’asso dei Lakers dà agli Usa il massimo vantaggio all’intervallo (55-43): LeBron e Carmelo sono già a quota 12 punti, Bryant a 8 ma con 4/12 al tiro. Sono le percentuali il problema principale degli Usa: 3/13 da 3, 10/20 ai liberi. E’ evidente che la sopravvivenza dell’Australia sia appesa a questo filo: Kobe lo spezza ad inizio ripresa. Apre con una tripla il 13-0 che chiude, di fatto, la gara (69-43), realizza 11 punti nei primi 5’ del 3° quarto senza un errore al tiro, supera LeBron nei punti segnati anche se l’asso di Cleveland sembra non preoccuparsene e continua la sua gara fatta di rimbalzi, rubate, passaggi da playmaker. Esce al 27’ sul 75-50, con 14 punti. Il resto è una esibizione nella quale l’Australia si mantiene a una distanza dignitosa grazie a Patrick Mills, giovane e piccolo play, padre e madre di due diverse etnie aborigene, ex giocatore di rugby e football australiano, che è andato a giocare in America, al college di St.Mary’s. Segna 20 punti dimostrando che può sognare un futuro nella Nba. Il presente dice che gli Stati Uniti sono imbattuti e hanno vinto le sei partite segnando 104 punti con uno scarto medio di oltre 30. Stavolta fanno davvero sul serio.
    Spagna-Croazia 72-59
    La Spagna è la prima semifinalista olimpica. Ha dominato la gara contro la Croazia di Jasmin Repesa battuta dopo aver toccato anche i 24 punti di vantaggio. Il centro dei Lakers Pau Gasol, 20 punti, con 8/11 al tiro, e 10 rimbalzi ha dominato in area mentre si è rivisto in quintetto Jorge Garbajosa. Partita 10-1, la Spagna ha stritolato i croati con la difesa che al 6’ avevano più palle perse (6) che tiri tentati (4). Nella gara fondamentale dell’Olimpiade, Repesa non ha potuto schierare Marko Popovic, infortunato, mentre Planinic, in forse fino al mattino, ha giocato realizzando 12 punti ma con 1/6 da 3 e 3 palle perse. Tra i croati, che al 35’ avevano raggiunto solo i 41 punti e hanno chiuso col 38% al tiro, il miglior realizzatore è stato Banic, 13. Da valutare un lieve stiramento all’inguine di Calderon, autore di 10 punti. 13 ne ha fatti Reyes mentre è rimasto in ombra il diciassettenne prodigio Rubio (3 punti, 3 perse) e continua la latitanza di Navarro (zero punti in 10’).
    Lituania-Cina 94-68
    Finisce male il sogno olimpico di Yao Ming. La Lituania batte la Cina e la elimina dalla lotta per le medaglie. Ma più che per la sconfitta, prevedibile vista la forza dei lituani, è il modo in cui i cinesi sono stati spazzati via e esclusi dalla competizione di casa. Affondati dal loro tiro da tre che non è mai entrato (4/21) al contrario di quello degli avversari, lasciati troppo liberi di colpire, sono crollati nel secondo tempo, quando la Lituania ha dilagato grazie ai tiri di Kleiza (15 punti alla fine, come Siskauskas, ma solo 2 nel primo tempo) e alle magie del miglior Jasikevicius visto a Pechino (23 punti, 6 assist). Ma è il senese Ksistof Lavrinovic a dare l’abbrivo al parziale decisivo a inizio ripresa. Con i cinesi rientrati a -7 (41-34), il pivot campione d’Italia ha realizzato due canestri consecutivi (chiude con 9 punti ma 0/5 da tre: sono 12, invece per il compagno tricolore Kaukenas) prima di consegnare la partita all’ala dei Denver Nuggets. Per i cinesi non c’è stato più niente da fare, palle rubate e contropiede hanno portato il vantaggio lituano oltre i limiti dei padroni di casa. Yao si batte, ma non gioca bene: chiude con 19 punti e 7 rimbalzi, la carenza al tiro dei compagni permette alla difesa di non lasciarlo mai solo. Deludente il torneo di Yi Jianlian, atteso come l’uomo che prenderà il testimone di Yao se, come ha annunciato, confermerà di essere alla sua ultima Olimpiade. L’ala dei Nets ha chiuso con 11 punti, 9 rimbalzi e non ha fatto mai la differenza. Ora per la Cina comincia il difficile: ha prodotto il massimo sforzo per questi Giochi, ma fallito il risultato storico (il miglior piazzamento resta l’ottavo posto). In più, Yao Ming che dovrà garantire ai Rockets, che lo pagano, più riposo e meno infortuni. La Lituania lotta per la quarta medaglia olimpica in 5 edizioni della sua breve storia indipendente. Prossima fermata: Spagna. Finora i lituani hanno giocato meglio
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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeMer 20 Ago - 18:34:02

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    MessaggioTitolo: Brava Rigaudo: bronzo   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeGio 21 Ago - 8:42:18

    La piemontese chiude terza la 20 km di marcia dietro la russa Kaniskina e la norvegese Plaetzer. Gara intelligente per Elisa, prima medaglia per l'Italia nell'atletica a Pechino
    La marcia regala all’Italia una nuova medaglia olimpica. Questa volta è stata Elisa Rigaudo a portare a casa il bronzo dopo una gara condotta in maniera perfetta ed intelligente nella 20 km.
    RIMONTA - Partita la Kaniskina, fin dai primi metri, in solitario (su ritmi da 4 minuti e 15 secondi a km) le avversarie si sono date battaglia per le altre medaglie. Con la russa che faceva gara a sé, premiata con l’oro, nel gruppo delle inseguitrici era la bielorussa Turava a fare la differenza con strappi decisi e forzati. Ai 10 km Elisa Rigaudo sembrava battuta, navigando tra la nona e la decima posizione. Ma sia per le condizioni atmosferiche positive, visto che la cuneense preferisce il clima fresco e non disdegna la pioggia, caduta per tutto il lungo della gara, sia per l’ottima tattica di gara ha poi recuperato posizione su posizione fino a superare la spagnola Varga ad un chilometro dall’arrivo.
    REGOLARITA' - Rigaudo, arrivata terza dietro anche alla norvegese Platzer, ha quindi confermato l’ottimo stato di forma con una gara condotta sui suoi ritmi che le hanno permesso di avere ancora energie nel finale: "Sono stata regolare, sentivo i consigli di Sandro Damilano (l’allenatore) che mi diceva di tenere il ritmo di 8’40” a giro (circa 4’20” a km) dal 10km in poi. E così ho fatto. Lui mi diceva che se continuavo così sarei arrivata a medaglia. Ma solo entrando nello stadio, vedendo l’arrivo, ho capito che ce l’avevo fatta. Infatti dietro di me vedevo risalire la cinese Liu Hong e non mi ricordavo se avevo da fare ancora un giro di pista nello stadio. Fortunatamente invece c’era subito l’arrivo che mi ha dato la gioia più bella della mia vita".
    ADDIO BRONCHITE - Ma c'è anche un motivo fisico per spiegare questa impresa: "Se le cose sono andate così – ha aggiunto Elisa alla fine della gara - lo devo anche al fatto che a maggio scorso ho scoperto che soffrivo di una bronchite allergica che mi faceva sempre finire le gare con asma e con problemi di respirazione". Una svolta quindi nella sua vita arrivata a maggio scorso: "Si, perché curata quella bronchite poi mi sono potuta allenare su livelli che mi hanno portato a questo stato di forma". A dimostrazione delle ottime condizioni fisiche, il tempo di 1.27'12" di Elisa Rigaudo, oltre a darle il bronzo, le fa anche migliorare il suo primato personale.
    MEDAGLIERE - Si tratta della sedicesima medaglia che la marcia porta al bottino azzurro nel medagliere di sempre, da quando Fernando Altimani vinse il bronzo nei 10.000 di Stoccolma 1912 (diventata poi dal 1952 la 20km). Una medaglia (oro) dalla marcia sui 3000 metri, 3 dalla 10.000, 5 (2 ori e 3 bronzi) dalla 20km, 5 (2 ori e 3 bronzi) dalla 50km e 2 dalle donne (l’argento di Elisabetta Perrone nella 10km ad Atlanta 1996 e questo di oggi). Ennesimo successo anche per Sandro Damilano che, con questo bronzo, porta il suo bottino personale di tecnico a 43 medaglie in gare internazionali.
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    MessaggioTitolo: Volley f: Usa prima finalista, Cuba crolla 3-0   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeGio 21 Ago - 8:45:51

    Sono gli Stati Uniti la prima squadra a qualificarsi per la finale del torneo di volley femminile alle Olimpiadi di Pechino. Le americane, che nei quarti avevano eliminato l'Italia, hanno ribaltato il pronostico anche in semifinale battendo Cuba con il punteggio di 3-0 (25-20, 25-16, 25-17) in un'ora e cinque minuti di gioco. La seconda semifinale tra Cina e Brasile prenderà il via alle 14 ora italiana. An
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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeGio 21 Ago - 9:54:32

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    MessaggioTitolo: La Campbell vince i 200   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeGio 21 Ago - 15:29:37

    Nona prestazione di sempre per la giamaicana (21"74) che bissa il successo di Atene 2004. Con questa medaglia, il paese caraibico conquista tutte le gare di velocità, 100 e 200 maschili e femminili, in questa Olimpiade. La staffetta italiana è eliminata per un discutibile cambio irregolare. Fuori anche entrambe le squadre Usa: Gay e la Williams fanno cadere il testimone
    Veronica Campbell ha vinto la finale dei 200 metri. Sotto il diluvio che in questa ore sta imperversando su Pechino, la giamaicana si è imposta in 21"74, nona prestazione di sempre al mondo e miglior crono del 2008. Medaglia d'argento per la statunitense Allyson Felix con 21"93 e bronzo per l'altra giamaicana Kerron Stewart con il tempo di 22"00. La Campbell ha bissato il successo di Atene 2004, quando vinse 200 e staffetta 4x100.
    BOTTINO PIENO - Con questa medaglia, la Giamaica porta a casa tutte le medaglie della velocità. La serie è iniziata sabato 16 con Usain Bolt e il suo incredibile successo nei 100 metri accompagnato dal record mondiale, 9"69. Il giorno dopo è toccato alle velociste giamaicane, con la tripletta nei 100 metri: oro a Shelly-Ann Fraser e due argenti perchè Sherone Simpson e Kerron Stewart avevano chiuso con lo stesso tempo. Ieri di nuovo Bolt, con il fantastico record mondiale nei 200 metri, fissato ora a 19"30. Ora la squadra caraibica punta a incrementare il bottino con le staffette 4x100, nelle quali i giamaicani sono i favoriti.
    PASTICCIO STAFFETTA - Eliminati gli Stati Uniti nella staffetta 4x100: Tyson Gay, ultimo frazionista, non riesce a prendere il testimone che gli porge Darvis Patton; l'ex primatista del mondo parte bene, allunga il braccio all'indietro, ma non ha la prontezza sufficente per afferrare il bastoncino, che cade a terra provocando la squalifica del quartetto americano. La semifinale è vinta da Trinidad & Tobago, davanti a Giappone e Olanda. Nella seconda semifinale, vinta dalla Giamaica senza Bolt, tenuto a riposo in vista della finale, l'Italia (Cerutti, Collio, Di Gregorio e Riparelli) è quinta ma viene poi squalificata per un cambio dubbio, forse fuori settore, fra Collio e Di Gregorio. Stessa sorte tocca alla Gran Bretagna. La Cina si trova così inaspettatamente in finale con l'ottavo tempo, l'ultimo utile. Pasticcio anche della 4x100 Usa femminile: caduto il testimone nell'ultimo cambio fra Torri Edwards e Lauryn Williams.
    SORPRESE NEGLI 800 - Le semifinali degli 800 metri si trasformano in un'ecatombe per i favoriti: eliminato il russo Yuri Borzakowsky, campione olimpico in carica sulla distanza e qui terzo dietro Bungei e Lopez; fuori anche il sudanese Abubaker Kaki, primatista mondiale stagionale, ultimo nella terza semifinale.
    GIAVELLOTTO - È in corso una spettacolare finale di lancio del giavellotto femminile: la russa Maria Abakumova ha realizzato il primato europeo con 70.78; primato battuto pochi minuti dopo dalla ceca Barbora Spotakova con la misura di 71.42, che gli vale l'oro.
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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeGio 21 Ago - 17:59:25

    Antiche olimpiadi


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    MessaggioTitolo: Schwazer, marcia trionfale   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeVen 22 Ago - 7:12:09

    L'altoatesino vince d'autorità, e con il record olimpico, la 50 km davanti all'australiano Tallent e al russo Nizhegorodov. Settimo oro per la nostra spedizione a Pechino
    OLIMPIADI - Pagina 4 0K5ZFR4R--346x212

    Alex Schwazer, dominatore della 50 km di marcia. Reuters

    Pronti, partenza e via. Così è iniziata la corsa all’oro di Alex Schwazer. Una medaglia d’oro olimpica che ancora una volta viene dalla marcia. Come succede spesso all’Italia. Poche specialità hanno dato ai colori azzurri tanto quanto quella del tacco-punta. L’oro della fatica, per questo spesso ancora più bello ed emozionante.
    ABISSO - Schwazer non ha solo vinto, ha dominato da vero campione. Ha vinto di potenza, come il muscolo fatto vedere in tv per dimostrare il suo stato di forma, dopo 3 ore e 10' di gara. Migliora il record olimpico di 1 minuto e 20'' con il tempo di 3:37'09''. Stacca gli avversari di oltre due minuti. Tallent arriva secondo in 3:39'27'' e Nizhegorodov terzo con 3'05'' di distacco. Dopo di loro il vuoto vero, con lo spagnolo Garcia quarto a quasi 7 minuti di distanza. Fin dai primi chilometri se n’è andato insieme ai compagni di fuga Jared Tallent e Denis Nizhegorodov. Per quasi 35 km con loro anche il cinese Li Jianbo che però non ha retto il ritmo forsennato dettato proprio dall’azzurro. Alla fine, lungo la strada, li ha fatti scoppiare tutti.
    ALLUNGO - Dopo 3 ore e 5 minuti di gara, intorno al 40° chilometro, Alex Schwazer ha deciso di cambiar marcia, nel vero senso della parola, lasciando di stucco i due compagni di fuga. Il primo a cedere è stato l’australiano Tallent (che poi ha recuperato fino ad arrivare secondo, aggiungendo una seconda medaglia al bronzo della 20 km). Poi, tre minuti dopo, è stato il turno del russo. Da quel momento per Schwazer è stato un assolo.
    TRADIZIONE - Dopo Dordoni (Helsinki 1952) e Pamich (Tokyo 1964), arriva il terzo oro per l’Italia nella gara più dura e impegnativa dell’Olimpiade. Come sempre la marcia riserva ai colori azzurri una delle pagine più belle ed emozionanti della storia dello sport, non solo dell’atletica. E, ancora una volta, c’è lo zampino di Sandro Damilano che ha preparato il marciatore con dovere per una vittoria olimpica. Un lavoro iniziato diversi anni fa (inizio 2005) ma che è davvero partito lo scorso anno con le due prove al mondiale di Osaka. In Giappone Schwazer aveva gareggiato sia nella 20 che nella 50km. La prima per preparare la seconda.
    PRONOSTICO RISPETTATO - Ed è proprio la 50km di Osaka ad avergli fatto capire che l’oro olimpico era non solo alla sua portata ma che poteva essere lui il grande ed unico protagonista di questa gara. E non si è fatto smentire. Lo scorso anno era finito in bronzo con rabbia, con ancora troppe energie in corpo da poter usare a gara finita, come disse anche prima della sua gara di oggi: "Quello che non voglio è finire con rammarico – aveva detto due giorni fa Schwazer –. Qualunque sia il mio risultato vorrei solo finire avendo speso tutto, anche se non dovessi vincere". Ma in cuor suo Alex ha sempre saputo che se le cose gli andavano per il verso giusto, avrebbe concluso la gara da vincitore. E così è stato!
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    MessaggioTitolo: Volley, Italia-Brasile per la finale   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeVen 22 Ago - 7:13:42

    Volley, Italia-Brasile per la finale
    Rossi cerca una medaglia nel K4
    Tre pugili azzurri in semifinale. Speranze anche con Gibilisco nell'asta, De Vecchi nella bmx, Sarmiento nel taekwondo e altri due equipaggi nel kayak. Calcio: finale terzo posto con Belgio-Brasile
    Il programma della quattordicesima giornata di gare della XXIX Olimpiade con tra parentesi l’orario di inizio.
    FINALI
    ATLETICA (ore 1.30 e ore 13)
    Marcia 50 km (1.30) con Cafagna, De Luca e Schwazer; decathlon, 110 hs (3); decathlon, lancio del disco (4.05); decathlon, salto con l’asta (6.55); decathlon, lancio del giavellotto (13); finale salto in lungo femminile (13.20); batterie staffetta 4x400 femminile (13.40); finale salto con l’asta maschile (13.55) con Gibilisco; batterie staffetta 4x400 maschile (14.10); finale 5000 metri femminile (14.40); decathlon, 1500 metri (15.40).
    HOCKEY SU PRATO (ore 2.30)
    Finale 11°-12° posto del torneo femminile: Sudafrica-Nuova Zelanda (2.30); finale 5°-6° posto del torneo femminile: Australia-Gran Bretagna (5); finale 3° posto del torneo femminile: Germania-Argentina (12); finale del torneo femminile: Cina-Olanda (14.30).
    PENTATHLON MODERNO (ore 2.30)
    Pentathlon femminile: tiro, pistola 10 metri (2.30); scherma, spada (4); nuoto, 200 metri stile libero (8.30); equitazione, salto a ostacoli (11); atletica, corsa 3000 metri (14). Italia con Bertoli e Corsini.
    CICLISMO (ore 3)
    Semifinali bmx femminile (3); semifinali bmx maschile (3.08) con De Vecchi; finale bmx femminile (4.30); finale bmx maschile (4.40) con ev. De Vecchi.
    BEACH VOLLEY (ore 3)
    Finale terzo posto del torneo maschile (3): Geor / Gia (Geo) c. Ricardo / Emanuel (Bra); finale del torneo maschile (5): Rogers / Dalhausser (Usa) c. Araujo / Luiz (Bra).
    TAEKWONDO (eliminatorie ore 3, finali ore 13)
    Ottavi di finale, quarti, semifinali e finale del torneo femminili categoria -67 kg. Ottavi di finale, quarti, semifinali e finale del torneo maschile categoria -80 kg: ottavi, Sarmiento-Konan(C. Av.).
    TENNIS TAVOLO (ore 4)
    Semifinali del singolare femminile (4); quarti di finale del singolare maschile (7.30); finale terzo posto del singolare femminile (13.30); finale del singolare femminile (14.30).
    CANOA / KAYAK (ore 9.30)
    Finale K1 1000 metri maschile (9.30); finale C1 1000 metri maschile (9.45); finale K4 500 metri femminile (10.20), Italia con Cicali, Galiotto, Sgroi, Fagioli; finale K2 1000 metri maschile (10.35), Italia con Facchin, Scaduto; finale C2 1000 metri maschile (11.05); finale K4 1000 metri maschile (11.20), Italia con Benedini, Rossi, Piemonte, Ricchetti.
    CALCIO (ore 13)
    Finale terzo posto del torneo maschile: Belgio-Brasile.
    ELIMINATORIE
    PALLANUOTO (ore 3.30)
    Finale 11°-12° posto del torneo maschile: Canada-Cina (3.30). Finali 7°-10° posto del torneo maschile: Australia-Italia (4.50) e Germania-Grecia (11). Semifinali del torneo maschile: Ungheria-Montenegro (12.20) e Stati Uniti-Serbia (13.40).
    BASEBALL (ore 4.30)
    Semifinali: Corea del Sud-Giappone (4.30) e Cuba-Stati Uniti (12).
    PALLAMANO (ore 6)
    Finali 5°-8° posto del torneo maschile: Russia-Danimarca (6) e Polonia-Corea del Sud (8.15); semifinali del torneo maschile: Francia-Croazia (12) e Islanda-Spagna (14.15).
    PALLAVOLO (ore 6.30)
    Semifinali del torneo maschile: Stati Uniti-Russia (6.30) e Italia-Brasile (14).
    PUGILATO (ore 7.30)
    Semifinali pesi mosca 51 kg (7.30) con Picardi-Jongjohor (Tha); semifinali pesi piuma 57 kg (Cool; semifinali welter leggeri 64 kg (8.30); semifinali pesi medi 75 kg (9); semifinali pesi massimi 91 kg (9.30) con Russo-Wilder (Usa); semifinali pesi minimosca 48 kg (13); semifinali pesi gallo 54 kg (13.30); semifinali pesi leggeri 60 kg (14); semifinali pesi welter 69 kg (14.30); semifinali pesi massimi leggeri 81 kg (15); semifinali pesi supermassimi +91 kg (15.30) con Cammarelle-Price (Gbr).
    NUOTO SINCRONIZZATO (ore 9)
    Eliminatorie a squadre, programma tecnico.
    GINNASTICA RITMICA (ore 12)
    Terza rotazione del concorso individuale (12); quarta rotazione del concorso individuale (13.20); seconda rotazione del concorso a squadre (16.49), Italia con Bianchi, D’Ottavio, Falca, Masseroni, Santoni, Savrayuk.
    TUFFI (ore 13)
    Eliminatorie piattaforma 10 metri maschile con Dell’Uomo.
    BASKET (ore 14)
    Semifinali del torneo maschile: Spagna-Lituania (14) e Argentina-Stati Uniti (16.15).
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    MessaggioTitolo: Giamaica imprendibile   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeVen 22 Ago - 17:42:53

    Il quartetto composto da Carter, Frater, Bolt e Powell vince in 37"10 davanti a Trinidad & Tobago e Giappone. Battuto il primato degli Stati Uniti che resisteva dal 1993. Nell'asta, vinta da Hooker, Gibilisco subito fuori. Dopo i 10.000, la Dibaba vince anche i 5000
    Cento metri con record del mondo, 200 metri con record del mondo, non poteva quindi mancare anche l’oro, con record del mondo, nella staffetta 4x100. Usain Bolt, terzo frazionista per “dovere” di squadra (quando hanno iniziato ad allenarsi Asafa Powell era il velocista più accreditato), ha trascinato la Giamaica ad uno straordinario 37”10 che segna il nuovo record del mondo.
    4x100 – La Giamaica cancella quindi il vecchio 37”40 degli Stati Uniti che durava dall’Olimpiade di Barcellona 1992 (Marsh, Burrell, Mitchell, Lewis) ripetuto poi l’anno dopo ai mondiali di Stoccarda (Drummond, Cason, Mitchell, Burrell). Carter, Frater, Bolt, Powell, ecco i 4 nomi che hanno cancellato due quartetti di vere stelle come quelle americane. Ma come Bolt non ha avuto timori a cancellare il nome di Michael Johnson dai 200 metri, non c’era motivo per non fare lo stesso con la staffetta. Un tempo straordinario che migliora il record di 3 decimi di secondo e che, se ce n’era bisogno, mette Bolt sul piedistallo più alto dell’Olimpiade di Pechino e porta una medaglia anche alla grande delusione olimpica, Asafa Powell. Alle spalle della staffetta giamaicana è arrivata un altro quartetto caraibico, quello di Trinidad e Tobago (38”06), spinto da un altro nome nuovo dello sprint, Richard Thompson. Terza la staffetta del Giappone con 38”15.
    DOMINIO GIAMAICA - Con questa vittoria, la Giamaica completa la collezione di 5 vittorie su 6 nella velocità: 100 e 200 maschili e femminili, 4x100 maschile. L'unica pecca è la staffetta veloce femminile, squalificata in finale per un cambio fuori settore fra Sherone Simpson e Kerron Stewart.
    PRECEDENTI - Tra l'altro la Giamaica aggiorna un ulteriore record nel proprio libro olimpico: mai in passato era salita tanto in alto nel medagliere olimpico: 6 ori, come quelli collezionati in questa edizione sono un autentico primato per l'isola caraibica. In negativo, invece, lo zero assoluto negli ori messi a segno dagli Stati Uniti nella velocità (100, 200 e staffette 4x100) è un inedito da Amsterdam 1928, cioè da quando le donne debuttarono nell'arengo olimpico. In campo maschile, invece, l'unico flop fu ai Giochi di Roma, dove i 100 andarono al tendesco Armin hary, i 200 a Livio Berrutti e la 4x100 alla Germania. Le donne invece vinsero tutto.
    SETTE ORI - La giornata di atletica ha comunque assegnato ben sette medaglie d’oro. Anche se per l’Italia è bastata la prima, nelle altre gare, come spesso accade, ci sono state conferme e sorprese. Le conferme sono Tirunesh Dibaba che vince i 5000 metri, Brian Clay che vince il decathlon, e ovviamente la Giamaica che vince la staffetta 4x100 maschile. Le sorprese sono arrivate dal salto con l’asta, con l’australiano Hooker (con Gibilisco uscito subito con tre nulli in entrata), dalla staffetta veloce femminile, più per colpa della Giamaica che per merito della Russia, ma anche dal salto in lungo anche se a vincere è stata una che non è una sconosciuta, tutt’altro.
    MAGGI STORY – Dopo anni di gare e di belle speranze, per la brasiliana Maureen Maggi arriva il tanto sognato successo. Già nel 2004 doveva essere tra le favorite ma, un anno prima, quando dominava il mondo con un salto a 7.06, fu sospesa per doping per una sostanza di nome clostebol. La sua difesa è sempre stata quella che la causa di questa positività era una crema cicatrizzante messa dopo una seduta di depilazione. Un caso curioso, come tanti altri. Sembrava un atleta finita tanto che in quei due anni di squalifica decise di occuparsi solo della figlia Sofia, avuta dal pilota di F1 Pizzonia. Ma nel 2006, conclusa la squalifica Maureen Maggi decide di tornare alle gare e agli allenamenti. Di certo senza immaginare di poter salire sul gradino più alto del podio di Pechino. Stesso allenatore di Irving Saladino, considerato uno dei migliori tecnici di salti in estensione, si prepara al meglio per questa Olimpiade e con un salto a 7.04, un solo centimetro meglio della russa Lebedeva (ottenuto all’ultimo salto), si prende l’oro. Una misura che non lascia dubbi, oggi è lei la migliore saltatrice in lungo. Terza, con sorpresa, la nigeriana Blessing Okagbare, migliore in un campo di partecipanti non eccelso.
    GIBILISCO FUORI SUBITO - Una gara quasi insignificante, senza troppe emozioni. Per i colori azzurri la suspence, e l’emozione, Giuseppe Gibilisco la toglie subito con tre salti nulli a 5.45, una misura che in qualificazione aveva superato con agilità. Nessuna misura per lui e quindi ultimo piazzamento in classifica (tredicesimo) ma forse aver raggiunto la finale, dopo tutte le vicende che ha vissuto negli ultimi anni, è già un risultato da considerare buono. A vincere è l’australiano Steve Hooker, non un nome nuovo della specialità ma certamente una sorpresa nel vederlo con l’oro al collo. Per lui vittoria con 5.90 prima e poi si è anche preso il gusto di superare il primato olimpico di 5.96.
    PASTICCIO STAFFETTA – Dopo aver vinto tutto nello sprint, per la Giamaica femminile doveva essere cosa facile portare a casa l’oro anche della staffetta veloce. Soprattutto dopo che in semifinale le americane si erano auto-eliminate per un cambio sbagliato. Ma come sempre le staffette riservano sorprese e anche le giamaicane fanno lo stesso errore e vedono sfumare l’ipotesi di fare en-plein nello sprint (100, 200 uomini e donne). A vincere sono quindi le ragazze russe che approfittano dell’occasione e non si lasciano scappare l’oro, come il Belgio che si prende l’argento, con cambi a dir poco perfetti (vera chiave per finire bene una staffetta). Disastro anche per la Gran Bretagna che fa la stessa fine delle giamaicane e perde un’altra ottima occasione di medaglia.
    DOPPIETTA DIBABA - Tirunesh Dibaba ha solo 23 anni ma è ormai senza dubbio la dominatrice del mezzofondo femminile di questi anni. Dopo i mondiali di Helsinki 2005, a Pechino ripete la doppietta storica 5000-10.000 metri. Ma questa volta in un Olimpiade. Non ha avversarie in nessuna delle due gare e nei 5000 lo dimostra anche meglio con una volata in solitario, lasciando le avversarie a 200 metri dall’arrivo. Alle sue spalle l’altra etiope, ma naturalizzata turca, Elvan Abeylegesse che ha battuto in volata Meseret Defar.
    SUPERMAN CLAY – Nel decathlon vince Brian Clay e conferma di essere lui il nuovo “superman” delle dieci fatiche. Molto regolare con 9 gare su dieci che gli danno quasi sempre più di 900 punti, finisce la gara con un 1500 di “garanzia”. Non un tempo eccezionale e pochi punti (522) ma sufficienti ad assicurargli il titolo con 240 punti di vantaggio sul secondo, il bielorusso Andrei Krauchanka e 264 sul terzo classificato, il cubano Leonel Suarez.
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    MessaggioTitolo: La Spagna conquista la finale   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeVen 22 Ago - 18:05:01

    Gli iberici senza Calderon battono 91-86 i baltici e riconquistato la finale olimpica per la prima volta da Los Angeles 1984. Decisivo un break nell'ultimo quarto. Per la Lituania, tradita dai tiri da tre, quarta finale consecutiva per la medaglia meno preziosa
    Ventiquattro anni dopo i Giochi di Los Angeles la Spagna torna in una finale olimpica. Batte la Lituania 91-86 (40-42) in una gara tirata per 40’ ma bella solo nell’ultimo quarto, quando Rudy Fernandez firma l'8-0 spagnolo che decide la gara (81-74), sull’abbrivio positivo dato da Felipe Reyes. I campioni del mondo, alla terza finale consecutiva dopo Mondiale e Europeo 2007, mettono in ghiaccio la vittoria dalla lunetta con Raul Lopez, talentissimo prima di un doppio grave infortunio al ginocchio, rientrato nel grande giro solo a questi Giochi, e poi da Carlos Jimenez sull’ultimo lampo di Jasikevicius a 11" dalla fine (89-86). Ancora una volta, come nelle ultime 4 Olimpiadi, la Lituania disputa la finale per il bronzo: ne ha già vinti tre e, a questo punto, sembra quasi una maledizione.
    MALE DA TRE - Si condanna da sola, con una partita nervosa, basata solo sul tiro da tre (12/31 alla fine, con solo 26 tentativi da 3) che l’abbandona nel 2° tempo. Decisiva, in negativo, l’uscita per 5 falli del campione d’Italia Ksistof Lavrinovic 6’ dalla fine, proprio sul sorpasso spagnolo (76-74). Pau Gasol, dei Lakers, chiude con 19 punti, come Jasaitis, con 5/10 da tre, e Jasikevicius. Rudy Fernandez ne segna 18, Javtokas 15. Lavrinovic esce a quota 13 con 4/6 da tre, Kaukenas con 11, ma 3/11 al tiro e 5 perse.
    CALDERON OUT - Lo stiramento all’inguine di Calderon mette la Spagna nelle mani di Lopez, con Garbajosa in quintetto. I giocatori sono molto nervosi, la partita non decolla: il senese Kaukenas segna 7 dei primi 14 punti lituani, ma le palle perse sono tante e gli spagnoli allungano (28-20). E’ il tiro da tre di Jasaitis e di Ksistof Lavrinovic a risolvere la situazione: 5 triple sono il cuore del 17-6 lituano (36-42). L’ala del Tau realizza 11 punti in soli 8’, la Spagna sbaglia tanto ma, soprattutto, sceglie male i tiri. All’intervallo Pau Gasol ha 9 punti sul referto, come Jasikevicius, ma con 3 palle perse: l’impressione è che se la Lituania non fosse tanto sciupona (11 perse in 20’) e nervosa, avrebbe potuto mettere già le mani sulla gara. Feeling confermato anche dal 3° quarto, chiuso a +4 con due triple di Jasaitis e Lavrinovic, anche se in attacco manca, come spesso nelle grandi occasioni, l’apporto di Siskauskas. La Spagna ha coraggio e incoscienza: serve due volte al volo Gasol per il pareggio (69-69), mentre cresce l’aggressività sotto canestro grazie a Reyes. La difesa spezza l’attacco lituano, che si affida solo al tiro da fuori. Il talento di Rudy si accende al momento giusto, crea il vantaggio che viene difeso fino alla fine. I campioni del mondo sono in finale: il primo pronostico è confermato.
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    MessaggioTitolo: Usa, missione compiuta   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeVen 22 Ago - 20:43:15

    In semifinale gli statunitensi liquidano 101-81 l'Argentina campione uscente, ma orfana troppo presto di Ginobili. Gli iberici senza Calderon battono 91-86 la Lituania e riconquistano la finale olimpica per la prima volta da Los Angeles '84. Domenica alle 8.30 la sfida che vale l'oro
    Sarà Spagna-Usa, domenica alle 8.30 ora italiana, ad assegnare l'oro nel torneo maschile. In semifinale gli iberici hanno battuto nel finale la Lituana, mentre il team Usa si è sbarazzato senza problemi dell'Argentina campione uscente.
    Usa-Argentina 101-81
    Manca solo una partita, poi la redenzione degli Stati Uniti sarà compiuta. Nella semifinale più attesa battono l’Argentina 101-81 (49-40) e tornano in finale 8 anni dopo Sydney. Ma sulla sfida pesa l’infortunio di Manu Ginobili, l’ennesimo alla caviglia, dopo solo 6’30" di gioco. La sensazione è che neppure con l’asso degli Spurs in campo, stavolta l’Argentina avrebbe potuto competere. Con solo sei giocatori di livello, pure malconci e fuori palla (Oberto e Prigioni ieri hanno segnato 4 punti in due), è impossibile sperare di competere con gli americani. Ma c’è un ma. Dopo aver toccato il -21, gli argentini sono tornati a -6 anche con le seconde linee attorno ad uno splendido Scola (26 punti). Cosa sarebbe accaduto con Manu in campo? Negli Stati Uniti, spiccano i 21 punti di Carmelo Anthony che tira malissimo ma fa 13/13 dalla lunetta, i 15 di James, 13 nella ripresa, ma con 4 perse. Bryant segna tutti i suoi 12 punti nel 1° tempo, poi viene impallinato da Delfino. Importanti i 10 punti di Howard, che a inizio ripresa contribuisce all’allungo decisivo.
    Le notizie su Nocioni non sono buone, l’Argentina parte con Delfino al posto del Chapu, su LeBron James. La tensione si sente: le due squadre segnano solo 2 dei primi 10 tiri, Krzyzewski cambia subito quintetto, come fa sempre, inserendo Paul, Wade e Bosh spostando LeBron ala forte contro Scola e provocando lo scontro diretto più attese: Kobe contro Manu. Ma dura pochi secondi: con gli Usa che scappano 12-4, Ginobili resta per terra a metà campo. Si tocca la solita caviglia sinistra, quella per la quale è stato a lungo in dubbio per l’Olimpiade e che fa tremare i San Antonio Spurs ogni volta che Manu gioca in Nazionale. Deve uscire e il contraccolpo anche psicologico è tremendo anche se Nocioni entra e gioca. L’Argentina va sotto di 20 prima della fine del primo quarto (29-9) che chiude con 4/14 e 14 perse, Kobe e Paul sono già a 9 punti a testa. Gli americani sono un po’ straniti, la gara tanto attesa sta diventando una facile galoppata. Forse non hanno neppure voglia di umiliare gli avversari, e staccano la testa. Così, quando dalla panchina argentina escono giocatori di secondo livello come Quinteros e Juampi Gutierrez, ala di Granada, succede l’impensabile. L’Argentina si mette a zona e, pur con un Delfino da 0/6 al tiro al riposo, rimonta. Juampi firma il 13-2 del -8 (39-31), Kobe sistema la situazione da 3 col suo 12° punto, ma adesso c’è in partita anche Luis Scola. L’ala dei Rockets, 12 al riposo, riporta l’Argentina vicinissima (46-40), e solo una stoppata buona di Gutierrez su un tiro da tre di Anthony considerata fallo, dà un po’ di ossigeno agli Stati Uniti prima dell’intervallo. Il segreto della tenacia argentina è non aver concesso che 4 punti in contropiede agli Usa che, contro la difesa schierata, sono ancora una squadra qualunque.
    Ma la situazione torna critica nella ripresa. Manu non è più neppure in panchina col ghiaccio, la palla arriva spesso a Howard a centro area e il pivot di Orlando non fa prigionieri. La prima fiammata di LeBron riporta lontano gli americani (63-46), ma Carlitos Delfino adesso c’è. Segna 11 punti nel 3° quarto: purtroppo per il coach argentino, Oveja (la Pecora) Hernandez, Nocioni arriva al quarto fallo con tecnico e Carmelo Anthony produce tanti punti. La sfida è segnata, ma il carattere degli argentini è fantastico. Solo due triple di LeBron a inizio dell’ultimo quarto evitano che Scola e Delfino, che va via sistematicamente a Bryant in uno contro uno, riportino la loro squadra nuovamente a contatto con gli avversari. Che al massimo rientrano a -13 a 4’ dalla fine. Dopo l’umiliazione del Mondiale 2002 e i bronzi dei Giochi di Atene e del Mondiale di due anni fa, gli Stati Uniti tornano a giocare per l’oro contro la Spagna. Pochi giorni fa, nei preliminari, l’hanno battuta di 37 punti. E’ mai esistita una squadra più favorita?
    Spagna-Lituania 91-86
    Ventiquattro anni dopo i Giochi di Los Angeles la Spagna torna in una finale olimpica. Batte la Lituania 91-86 (40-42) in una gara tirata per 40’ ma bella solo nell’ultimo quarto, quando Rudy Fernandez firma l'8-0 spagnolo che decide la gara (81-74), sull’abbrivio positivo dato da Felipe Reyes. I campioni del mondo, alla terza finale consecutiva dopo Mondiale e Europeo 2007, mettono in ghiaccio la vittoria dalla lunetta con Raul Lopez, talentissimo prima di un doppio grave infortunio al ginocchio, rientrato nel grande giro solo a questi Giochi, e poi da Carlos Jimenez sull’ultimo lampo di Jasikevicius a 11" dalla fine (89-86). Ancora una volta, come nelle ultime 4 Olimpiadi, la Lituania disputa la finale per il bronzo: ne ha già vinti tre e, a questo punto, sembra quasi una maledizione.
    Si condanna da sola, con una partita nervosa, basata solo sul tiro da tre (12/31 alla fine, con solo 26 tentativi da 3) che l’abbandona nel 2° tempo. Decisiva, in negativo, l’uscita per 5 falli del campione d’Italia Ksistof Lavrinovic 6’ dalla fine, proprio sul sorpasso spagnolo (76-74). Pau Gasol, dei Lakers, chiude con 19 punti, come Jasaitis, con 5/10 da tre, e Jasikevicius. Rudy Fernandez ne segna 18, Javtokas 15. Lavrinovic esce a quota 13 con 4/6 da tre, Kaukenas con 11, ma 3/11 al tiro e 5 perse. Lo stiramento all’inguine di Calderon mette la Spagna nelle mani di Lopez, con Garbajosa in quintetto. I giocatori sono molto nervosi, la partita non decolla: il senese Kaukenas segna 7 dei primi 14 punti lituani, ma le palle perse sono tante e gli spagnoli allungano (28-20). E’ il tiro da tre di Jasaitis e di Ksistof Lavrinovic a risolvere la situazione: 5 triple sono il cuore del 17-6 lituano (36-42). L’ala del Tau realizza 11 punti in soli 8’, la Spagna sbaglia tanto ma, soprattutto, sceglie male i tiri. All’intervallo Pau Gasol ha 9 punti sul referto, come Jasikevicius, ma con 3 palle perse: l’impressione è che se la Lituania non fosse tanto sciupona (11 perse in 20’) e nervosa, avrebbe potuto mettere già le mani sulla gara. Feeling confermato anche dal 3° quarto, chiuso a +4 con due triple di Jasaitis e Lavrinovic, anche se in attacco manca, come spesso nelle grandi occasioni, l’apporto di Siskauskas.
    La Spagna ha coraggio e incoscienza: serve due volte al volo Gasol per il pareggio (69-69), mentre cresce l’aggressività sotto canestro grazie a Reyes. La difesa spezza l’attacco lituano, che si affida solo al tiro da fuori. Il talento di Rudy si accende al momento giusto, crea il vantaggio che viene difeso fino alla fine. I campioni del mondo sono in finale: il primo pronostico è confermato.
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    MessaggioTitolo: Re: OLIMPIADI   OLIMPIADI - Pagina 4 Icon_minitimeSab 23 Ago - 7:57:07

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